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L'abruzzese d'adozione Stuppia eletto rettore della d'Annunzio al primo turno: "Massima attenzione agli studenti"

Catanese, 62 anni, laureato in Medicina e chirurgia e specializzato a Chieti con il massimo dei voti, è docente di Genetica medica, dal 2020 direttore del laboratorio di Genetica molecolare-test diagnosi Covid 19 dell'ateneo e presidente della Scuola di medicina e scienze della salute

Il suo incarico inizierà a giugno, con la fine del mandato del rettore uscente Sergio Caputi, ma Liborio Stuppia, eletto ieri al primo turno alla guida dell'università d'Annunzio, inizia già a fare i conti con l'incarico che lo terrà impegnato fino al 2029. 

Catanese, 62 anni, laureato in Medicina e chirurgia e specializzato a Chieti con il massimo dei voti, il prossimo rettore è docente di Genetica medica, dal 2020 direttore del laboratorio di Genetica molecolare-test diagnosi Covid 19 dell'ateneo e presidente della Scuola di medicina e scienze della salute. A Chieti è arrivato nel 1979 come studente e in Abruzzo è rimasto dopo la laurea per proseguire la formazione e l'esperienza professionale. 

Amatissimo dagli studenti, che già sei anni fa, alla sua prima candidatura, lo avevano sostenuto con vigore, il professor Stuppia è stato eletto con un netto distacco dall'altro candidato, il docente di Urbanistica Paolo Fusero, conquistando la maggioranza in tutti i collegi. In particolare, tra i professori e i ricercatori a tempo indeterminato ha ottenuto 410 preferenze, contro le 124 del contendente, mentre la Consulta degli studenti ha dato 19 voti al genetista e 9 all'architetto. Per quanto riguarda i colleghi che esprimono voto ponderato, fra personale tecnico amministrativo e i collaboratori esperti linguistici, i voti sono stati 49,14 contro 29,7; sul fronte dei ricercatori a tempo determinato, le preferenze registrate hanno dato un punteggio di 61,45 contro 17,8.

Il giorno dopo l'elezione, ufficializzata poco prima delle 20 di ieri sera, con le prime votazioni online nella storia dell'ateneo, il futuro rettore è già al lavoro, dopo aver trascorso ore intense: "La festa più grande - spiega - è stato vedere l'aula magna piena di persone che hanno assistito allo spoglio".

"La d'Annunzio si muoverà attraverso la concertazione - ha detto subito dopo l'elezione - io sono abituato a lavorare sedendomi ai tavoli e ascoltando più che parlando, bisognerà sedersi con le autorità politiche dei Comuni su cui insiste il campus, quindi sia Chieti che Pescara, bisognerà avere nella Regione un forte interlocutore, ascoltare i problemi di tutti, proporre soluzioni e applicare un metodo di concertazione e discussione in cui le soluzioni finali siano condivise, questo è sempre stato il mio modo di lavorare da direttore di dipartimento, da presidente della Scuola di medicina e non potrei smentire me stesso". 

La sua priorità, assicura, sarà pensare agli studenti, che finalmente sono tornati ad animare il campus dopo la pandemia: "Dovremo avere particolare attenzione a loro, alle istanze, alle esigenze, alle problematicità di questi ragazzi, che hanno vissuto qualcosa che solo le generazioni che hanno vissuto le guerre hanno vissuto: non poter socializzare negli anni del liceo". 

Fra i molti messaggi di auguri e congratulazioni arrivati a Stuppia dal mondo politico e da universitari ed ex studenti della d'Annunzio, anche un pensiero dello sfidante Paolo Fusero, che ha dedicato un post del suo blog all'esito della competizione elettorale: "A lui vanno i miei complimenti e il mio augurio sincero ed affettuoso di buon mandato. Da parte mia lasciatemi dire: era una “Mission impossible“! Sicuramente Tom Cruise avrebbe preso più voti di me, ma io mi tengo strette le mie 180 preferenze (287 persone, non considerando la ponderazione del voto del personale non docente), che quadruplicano la base elettorale del mio dipartimento, ma sono ancora distanti dalla maggioranza assoluta dei voti. Ho dato tutto me stesso, l’ho fatto a modo mio, mettendoci la 'testa e il cuore', ma non è bastato. Il vecchio detto: “quando alla d’Annunzio i medici si mettono d’accordo la partita è chiusa' è stato ancora una volta confermato. Va bene così! Da domani (anzi da oggi pomeriggio) torno in aula ad insegnare agli studenti che nella vita si può vincere, si può perdere, l’importante è studiare, esprimere le proprie idee ed ascoltare quelle degli altri".

Il riferimento è al fatto che, da oltre un quarto di secolo, la d'Annunzio esprime rettori di area medica. A cominciare dal 1997, quando venne eletto il compianto Franco Cuccurullo, che restò in carica fino al 2012. Suo successore fu Carmine Di Ilio, dimessosi in seguito all'interdizione scattata a marzo 2017 e poi annullata quattro mesi dopo dalla Cassazione. Nel frattempo, a maggio 2017, era stato eletto Sergio Caputi, il cui mandato si esaurirà fra pochi mesi. Bisogna tornare indietro di 38 anni, al 1985, per individuare l'ultimo rettore estraneo all'area medica: fu Uberto Crescenti, ordinario di Geologia applicata ed idrogeologia, che guido l'università di Chieti per 12 anni.

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