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Nuovo dpcm, l’Italia divisa in tre: l’Abruzzo sarebbe ‘zona verde’

Le nuove misure entreranno in vigore giovedì 5 novembre. L'Italia è divisa in fasce: rossa, arancione e verde

Il ‘lockdown light’, come è stato definito, scatterà da giovedì 5 novembre. Nella notte il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto con le nuove misure che saranno valide fino al 3 dicembre. 

Nella bozza del nuovo dpcm (che sostituisce il decreto del presidente del Consiglio dello scorso  24 ottobre), già diffusa da ieri, vale per tutti il divieto di spostamenti dalle ore 22 alle ore 5 salvo comprovate esigenze lavorative e situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. “È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l'arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi", si legge. 

Ma ci sono differenze tra le zone rosse, arancioni e verdi, come verranno suddivise le regioni italiane in base al livello di rischio che va da alto a moderato e agli scenari che si basano sull'indice di contagio Rt ( tra 1 e 4).

Oggi verrà reso noto l'elenco delle regioni più a rischio, che dovrebbero essere Piemonte, Lombardia e Calabria oltre alla provincia di Bolzano. In zona arancione dovrebbero esserci invece Campania, Puglia, Veneto, Liguria e Valle d'Aosta.Tutte le altre, Abruzzo compreso, al momento sarebbero ‘zona verde’ dove le misure sono meno restrittive e dove non ci sarà il lockdown.

Le Regioni hanno chiesto che la valutazione del rischio epidemiologico venga fatta in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione regionali.  

Le misure previste dal nuovo dpcm nelle ‘zone verdi’:

Fermo restando il ‘coprifuoco’ dalle 22 alle 5, quando  sarà consentito spostarsi solo con autocertificazione, le nuove misure restrittive prevedono la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, fatta eccezione per farmacie, parafarmacie e negozi di alimentari al loro interno. 

Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, come è stato già varato con un provvedimento specifico in Abruzzo da mercoledì scorso; resta salva  la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l'uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti coinvolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali. Chiudono anche i musei che erano stati graziati dal decreto di ottobre, le sale bingo e i casinò. Salvi, per ora, i saloni di parrucchieri ed estetiste.

I ristoranti e i bar potranno continuare a restare aperti fino alle 18 con consegna da asporto fino alle 22. Capienza dimezzata su autobus e treni regionali. Sospesi i concorsi pubblici, ad eccezione di quelli che riguardano il personale della sanità. Resta consentito l'accesso ai parchi pubblici, nel rispetto delle regole del distanziamento.

In caso di peggioramenti il Ministro della sanità potrà decidere di collocare una o più regioni in altre fasce di rischio, aumentando dunque le restrizioni.
 

La bozza del nuovo Dpcm 

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