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Mercoledì, 29 Marzo 2023
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Il documentario Invisibili' sarà trasmesso a Chieti, gli organizzatori: "Lieto fine dopo lo scontro con il sindaco"

il documentario sulle "reazione avverse del vaccino anti Covid" di Paolo Cassina è in programma giovedì 16 marzo nella sala consiliare della Provincia

Sarà proiettato domani 16 marzo (alle ore 17) nella sala consiliare della Provincia in corso Marrucino il documentario "Invisibili" di Paolo Cassina. La visione del film sulle "reazioni avverse al vaccino anti Covid" proseguirà con il dibattito a cui parteciperanno i docenti universitarii Giovanni Frajese, Giulio Maria Pedone, il consigliere regionale Marco Cipolletti (Fratelli d'Italia), i consiglieri comunali di Chieti Carla Di Biase (Fratelli d'Italia) e Serena Pompilio (Azione Politica), Gianni Totino Unione Nazionale Consumatori, e l'avvocato Paola Piccone. L’incontro sarà moderato da Nicoletta Di Santo e Carola Profeta.

Dopo l'annullamento al museo Barbella la proiezione del documentario richiesta alla Provincia dal coordinatore di Italexit Chieti, Andrea Di Ciano era stata annullata lo scorso 3 marzo ufficialmente "per sopraggiunta indisponibilità degli oratori per motivi di salute". Una motivazione smentita da Domenico Liberati del comitato "Difesa minori" che ha fatto richiesta per la prenotazione della sala. 

"Lieto fine - dice Serena Pompilio di Azione Politica - per la controversia che si era aperta  con lo scontro in consiglio comunale contro il Sindaco che aveva dapprima concesso e poi revocata la sala del museo Barbella, in quanto per parere del primo cittadino il film non possedeva valenza 'culturale'. Dopo tanto ostruzionismo la città potrà avere contezza di un’altra realtà dei fatti. Pur essendo favorevole ai vaccini, credo fermamente che si abbia il diritto di sentire anche un’altra voce su quello che è stato il periodo Covid. Il punto non è tanto il merito,su cui ognuno di noi avrà un pensiero diverso,  ma il diritto di poter esprimere liberamente il proprio pensiero senza attività ostative che ostacolino la libertà di esprimere le proprie opinioni e di ascoltare chi la pensa diversamente".

Secondo Domenico Liberati ”deve essere riaperto e restituito alla cittadinanza lo spazio di confronto che taluni durante la pandemia hanno preteso di interdire in nome di un autoritarismo emergenziale. Qualunque sia il convincimento nel merito dei fatti e delle circostanze che abbiamo vissute insieme negli ultimi tre anni è importante, oggigiorno, dare prova di pluralismo e restituire ai nostri figli l’immagine di una società capace di riunirsi nonostante la difficoltà e le differenze. Siamo grati al presidente della Provincia e ai dipendenti che ci hanno offerto affetto e pazienza".

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