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Diffida per la convenzione non rinnovata, Chieti Solidale si difende: "Anffas chieda al Comune di finanziare il servizio"

La presidente della società partecipata lamenta che "la spesa per il servizio trasporto sociale oggi non copre neppure integralmente il trasporto nei centri di riabilitazione"

"L'Anffas ha sbagliato destinatario, perché la diffida andava semmai rivolta al Comune di Chieti". Così la presidente di Chieti Solidale, Sonia Spinozzi, risponde alle accuse rivolte dall'associazione a Chieti Solidale per il mancato rinnovo della convenzione per il trasporto degli utenti al centro diurno Rosa Blu.

La presidente, nel dettaglio, spiega che la società partecipata "può garantire il servizio solo se l’ente mette a disposizione i fondi necessari. Ciò che più sorprende, denotando una palese strumentalizzazione, è che l’Anfass già lo scorso luglio 2021 era stata resa edotta dell’impossibilità di procedere con il rinnovo della convenzione, atteso che il Comune di Chieti aveva impegnato una spesa insufficiente a coprire tutte le esigenze del servizio trasporto sociale".

"Chieti Solidale - prosegue Spinozzi - ha scelto di utilizzare le scarse risorse finanziare fornite dall’attuale amministrazione, e non senza concertazione con quest’ultima, per garantire il trasporto degli utenti ai centri di riabilitazione. Il criterio adottato è stato quello di consentire a soggetti affetti da gravi patologie, che gravano sul livello di autonomia, di essere accompagnati nei centri di riabilitazione del territorio cittadino per sottoporsi a prestazioni riabilitative adeguate al loro stato. Se l’Anfass non è d’accordo con il criterio adottato e reputa che sia prioritario il trasporto al centro diurno, ne faccia espressa richiesta al Comune, affinché sindaco e giunta si esprimano con un diverso indirizzo. Oppure chieda al Comune, come Chieti Solidale ha già chiesto senza risultato alcuno - conclude la presidente della partecipata - di finanziare in modo adeguato la spesa per il servizio trasporto sociale, che, invero, oggi non copre neppure integralmente il trasporto nei centri di riabilitazione".

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