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Ddl Zan, monsignor Forte: "Rinunciare a definire il significato di genere per evitare confusione"

Il teologo arcivescovo di Chieti-Vasto dice che "bisogna indicare come prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, non teorizzare in astratto"

"Occorrerebbe rinunciare a definire il significato di genere per non creare ancora più confusione: non è necessario, per una legge che vuole contrastare e prevenire violenza e discriminazione e dare dignità, avventurarsi in questa definizione. Bisogna indicare come prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, non teorizzare in astratto".

Sono le parole dell'arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte, teologo, all'agenzia Adnkronos, in merito al disegno di legge Zan contro l'omofobia.

"Bisogna lavorare - dice - per l'accoglienza, l'ascolto, l'integrazione, non lasciare nessuno solo, bisogna promuovere rapporti umani diretti e autentici"

Quindi, ribadisce, no a "definizioni generiche o astratte. Si deve invece puntare sulla disciplina dei comportamenti, già in gran parte regolati dalle leggi esistenti e dai principi fondamentali della Costituzione". 

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