Danni del maltempo alle coltivazioni agricole, la Regione al lavoro per valutare lo stato di calamità naturale
L’accumulo delle abbondanti piogge alluvionali ha compromesso e sta compromettendo, tra l’altro, la coltivazione di patate, insalate, finocchi, carote, radicchio, cipolle e piselli, oltre ad avere compromesso vigneti, uliveti, frutteti, florovivaismo e produzioni cerealicole
Gli uffici della Regione Abruzzo sono al lavoro per la valutazione dello stato di calamità, a seguito dei danni alle produzioni agricole causati dal maltempo.
Ne dà notizia il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale, Massimo Verrecchia: “Sui danni causati dalle calamità naturali dei giorni scorsi e che hanno notevolmente deteriorato le principali produzioni agricole della nostra regione quali ortaggi, vigneti, uliveti, frutteti, florovivaismo e le produzioni cerealicole - dice - ho interessato l’assessore al ramo e vice presidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, che con gli uffici sta istruendo la procedura per verificare i presupposti, in base al decreto legislativo 102 del 2004, ai fini di inoltrare la richiesta di stato di calamità naturale".
"C’è forte preoccupazione soprattutto per l’area del Fucino - spiega Verrecchia - dove si registrano dati molto allarmanti che già mettono in ginocchio molte aziende dedite alla coltivazione orticola. L’accumulo delle abbondanti piogge alluvionali ha compromesso e sta compromettendo, tra l’altro, la coltivazione di patate, insalate, finocchi, carote, radicchio, cipolle e piselli. Garantisco, insieme a tutti gli organi regionali competenti, massima attenzione e impegno a seguire la vicenda che riguarda i territori abruzzesi interessati”.