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Cinquanta attività messe in ginocchio dal crollo del ponte Guastacconcio

L’esito dell’incontro promosso dal sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani, sulle iniziative da programmare per il ripristino viario, dopo il crollo del ponte lo scorso 13 febbraio

Tempi celeri per la ricostruzione del ponte Guastacconcio, l’arrivo di un commissario e ristori alle oltre 50 attività agricole e commerciali messe in ginocchio a seguito della chiusura del viadotto, crollato il 13 febbraio scorso. Sono le richieste emerse a Paglieta nell’incontro promosso dal sindaco  Ernesto Graziani, per stilare un crono rogramma destinato alla ricostruzione tempestiva del ponte. Al summit c’erano parlamentari, sindaci e consiglieri e assessori provinciali e regionali.

“Questo crono programma deve partire considerando gli effetti e le conseguenze che l’interruzione di questo importante nodo viario della strada provinciale 97, causata dal crollo del ponte, sta provocando. Conseguenze che non sono solo relative al disagio che pure esiste di collegamento tra la parte settentrionale della valle e la parte meridionale dove è collocato il più importante  centro industriale d’Abruzzo, se non di tutto il centro sud d’Italia” ha precisato il sindaco Graziani rimarcando la necessità dei ristori economici, per  disagi e  danni economici che stanno subendo gli operatori-lavoratori. 
“Per i ristori – ha aggiunto - occorre lo stato di emergenza che la Regione deve riconoscere e chiedere,  e  questo implica anche la possibilità della nomina di  una figura commissariale, ossia un commissario che  proceda  in via di estrema urgenza  per un tempo determinato a far fronte alle necessità della popolazione e provveda altresì anche alla  ricostruzione del ponte. È la stessa procedura che è stata adottata per la tragedia  del ponte Morandi, una tragedia che per fortuna  da noi non abbiamo avuto, grazie alla solerzia di questa amministrazione  che tempestivamente ha segnalato alla Provincia l’esistenza di una anomalia, costituita da un abbassando del piano stradale”.

Questo l’appello accorato lanciato dal sindaco al presidente della Provincia Menna e a tutti i convenuti al vertice.  “L’urgenza di intervenire celermente  c’è: le macerie sono ancora lì e sono  aumentate, domenica, complice  la piena del fiume, l’ultimo pilone è crollato e ha ostruito il normale defluire delle acque del Sangro. Cosa dobbiamo aspettare per rimuovere quelle macerie? Tutte le strade le abbiamo percorse e le altre  strade le  percorreremo  per arrivare ad una rapida ricostruzione del ponte Guastacconcio”.

Il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna ha spiegato che l’ente si è mobilitato prima che avvenisse il crollo del ponte. La scorsa settimana il Ministero ha comunicato che provvederà a garantire la copertura per la demolizione e la ricostruzione, complessivamente la somma è di 2milioni e 600mila, importo  che è stato  ulteriormente incrementato  dopo l’intervento del senatore D’Alfonso presso il Ministero dei lavori pubblici.  “In questi giorni – ha riferito  Menna - verrà conferito l’incarico al tecnico per un progetto esecutivo definitivo il cui appalto partirà  tra breve, per il 2022, salvo ricorsi e imprevisti, l’opera sarà conclusa. Per il problema ambientale è stata incaricata una ditta alla pulizia dell’alveo. Per i ristori mi auguro che ci sia   la possibilità di attenzionare queste famiglie ed attività economiche”. 

All’incontro erano presenti il senatore Luciano D’Alfonso, il presidente della Provincia Francesco Menna,  l’assessore regionale Nicola Campitelli, i consiglieri regionali, Mauro Febbo e Silvio Paolucci,  Alberto Amoroso, presidente della Sangritana, i sindaci di Lanciano, Fossacesia, Santa Maria Imbaro, di Mozzagrogna e di Torino di Sangro: Filippo Paolini, Enrico Di Giuseppantonio, Maria Giulia Di Nunzio, Tommaso Schips e Nino Di Fonso. In rappresentanza del Comune di Paglieta: il vice sindaco Antonio Demattia, l’assessore Michele Di Florio, le assessore Debora Chiavaro e Marisa Aquilante, i consiglieri Alessandro Angelucci, Maria Laura Rivellino e Domenico Di Florio.


 

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