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Covid, Gimbe: "Contagi risaliti nell'ultima settimana, ma ancora in discesa ricoveri e decessi"

In Abruzzo l'aumento è del 4,6%, mentre il 40,8% ha completato il ciclo vaccinale. Il monitoraggio della fondazione nella settimana 7-13 luglio

Aumentano i contagi in Italia, ma ricoveri e decessi sono ancora in discesa. L’ultimo monitoraggio (7-13 luglio) della fondazione Gimbe sull’andamento del coronavirus rileva un netto incremento dei nuovi casi (+61,4%), mentre i ricoveri sono a -11,3%, le  terapie intensive -16% e i decessi a -35,8%.

Con 72 casi ogni 100mila abitanti, in Abruzzo l’incremento di contagi nell’ultima settimana è stato del 4,6%; qui i posti letto occupati in area medica dai pazienti Covid sono del 2% e quelli in terapia intensiva dell’1%. La variazione percentuale dei nuovi contagi in Italia è del 61,4%.

“Sul fronte dei nuovi casi – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un netto incremento settimanale, peraltro sottostimato da un’attività di testing in continuo calo, che rende impossibile un tracciamento adeguato dei contatti. Dall’inizio di maggio il numero di persone testate settimanalmente si è infatti progressivamente ridotto del 56,3%, passando da 662.549 a 289.869. Nella settimana 7-13 luglio in tutte le Regioni, ad eccezione di Basilicata e Valle D’Aosta, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente per la progressiva diffusione della variante delta. I decessi continuano invece a scendere, attestandosi nell’ultima settimana a 104 con una media di 15 al giorno rispetto ai 24 della settimana precedente”.

Per quanto riguarda i vaccini, la Fondazione rileva che dopo le prime dosi a picco, in un mese c’è stato un calo del -73%

“Con la ventilata uscita di scena dei vaccini a vettore adenovirale e il flop di curevac – si legge ancora nel report - , nel 3° trimestre rischiamo di poter contare solo su 45,5 milioni di dosi di vaccini a mrna, la metà di quelle preventivate. a fronte dell’avanzata della variante delta preoccupano la persistente esitazione vaccinale di oltre 2,2 milioni di over 60, la carenza di dosi che impone alle regioni a continui stop&go delle agende e il drastico calo delle prime somministrazioni”.

Intanto, alla data del 14 luglio, il 60,8% della popolazione italiana (36.042.675) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+719.235 rispetto alla settimana precedente) e il 41,9% (24.801.699) ha completato il ciclo vaccinale (+3.208.392 rispetto alla settimana precedente).

In Abruzzo la popolazione vaccinata, che ha completato il ciclo, è del 40,8%, mentre il 21,8% ha avuto la prima dose.
 

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