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Covid sui mezzi pubblici? Lo studio di un gruppo di ricercatori della d'Annunzio

I risultati del monitoraggio dell'aria e delle superfici a bordo degli autobus urbani della Panoramica di Chieti per capire la possibile contaminazione da Sars-Cov-2

Si può trasmettere il Covid sui mezzi pubblici? È il dubbio che ogni giorno si insunua in chi, per studio, lavoro o necessità è costretto a usufruire degli autobus in questo periodo. Un gruppo di ricercatori dell’università “d’Annunzio”di Chieti ha appena pubblicato uno studio scientifico sulla presenza di Covid-19 negli autobus adibiti a trasposto pubblico locale. I risultati sono abbastanza rassicuranti, ma non devono indurre ad abbassare la guardia.
 

Lo studio sulla presenza di Covid-19 sui mezzi pubblici

Il lavoro svolto dal gruppo di ricercatori coordinati dal professor Piero Di Carlo, associato di Fisica per il sistema Terra e per il mezzo circumterrestre presso il Dipartimento di “Tecnologie Innovative in Medicina & Odontoiatria” della d’Annunzio, riporta il monitoraggio dell'aria e delle superfici a bordo degli autobus urbani de “La Panoramica” di Chieti per capire la possibile contaminazione da “Sars-Cov-2”.

I campionamenti sono stati analizzati dal laboratorio di Genetica molecolare del “Cast - Center for Advanced Studies and Technology” dell'università “ d'Annunzio”, diretto dal professor Liborio Stuppia, utilizzando le stesse tecniche con cui vengono valutati i tamponi. Il risultato dopo due settimane di osservazioni, con più di 1000 passeggeri a bordo, è che non è mai stato trovato il virus “Sars-Cov-2” né nei campioni d'aria né nelle superfici più frequentemente toccate dai passeggeri.  

 “Questi risultati - commenta il professor Piero Di Carlo -  suggeriscono che la riduzione del numero di passeggeri, l'uso della mascherina, la disinfezione delle mani e l'arieggiamento sono misure efficaci per prevenire la diffusione del Sars-Cov-2 nel trasporto pubblico”.


L’articolo scientifico, pubblicato sulla rivista “PlosOne”, è stato firmato dal prof. Di Carlo, da Piero Chiacchiaretta, Bruna Sinjari, Eleonora Aruffo, Liborio Stuppia, Vincenzo De Laurenzi, Pamela Di Tomo, Letizia Pelusi, Francesca Potenza, Angelo Veronese, Jacopo Vecchiet, Katia Falasca e Claudio Ucciferri. Per leggere l'articolo integrale in lingua inglesee: clicca qui
 

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