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L'intersindacale scrive alla Regione: "Programmata l'eventuale nuova fase di vaccinazione in caso di necessità?"

Nella lettera si chiede di affrontare in tempo eventuali necessità epidemiche che dovessero presentarsi in autunno e in inverno prossimi

"In attesa che si organizzi una nuova campagna di adesione alla vaccinazione ci si chiede se siano state attivate le procedure necessarie, condivise con gli esperti del settore, per programmare la continuazione della vaccinazione anti-Covid nella nostra Regione anche per affrontare in tempo eventuali necessità epidemiche che dovessero presentarsi in autunno e in inverno prossimi".

A chiederlo è Intersindacale sanitaria abruzzese in una lettera inviata ai vertifci regionali.   

"Nei Centri vaccinali della nostra regione si continuano a vaccinare, anche se non più intensamente come è avvenuto fino ad alcuni mesi fa, i cittadini ancora interessati alla somministrazione della terza dose e i cittadini ultraottantenni e i cittadini da 60 anni a 80 anni portatori di patologie che, secondo disposizioni ministeriali, ne caratterizzano la loro fragilità. Una fase della campagna vaccinale anti-Covid che vede una scarsa partecipazione delle classi di cittadini a cui attualmente è raccomandata caldamente la vaccinazione anti-Covid e a cui andrebbero quotidianamente rivolti appelli su tutti gli organi di informazione".

Per l'Intersindacale "bisognerebbe stabilire in Abruzzo quali e quanti Centri vaccinali debbano essere ancora mantenuti in attività e quali e quante professionalità debbano essere ancora adibite al loro funzionamento considerato che al 30 maggio prossimo saranno in scadenza molti dei contratti a tempo determinato sottoscritti dalle Agenzie di lavoro per conto delle Asl. con medici, infermieri ed assistenti sanitari".

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