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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Covid, in Abruzzo aumentano i ricoveri: terapie intensive al 18% e area medica al 27%

L'ultimo bollettino dell'Agenas fa il quadro della situazione nella nostra regione dove la variante Omicron la sta facendo da padrone

Prosegue la crescita costante dei ricoveri negli ospedali abruzzesi a causa dei contagi da Covid-19.
A fornire il quadro aggiornato della situazione è l'Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, con l'ultimo bollettino, come riferisce l'Adnkronos.

A provocare l'aumento dei ospedalieri ricoveri in area non critica è la variante Omicron che sta prevalendo sul totale.

I ricoveri Covid in area non critica arrivano al 27%, un punto percentuale in più rispetto alla precedente rilevazione. I ricoveri aumentano in 13 regioni: la Valle d'Aosta sfonda la quota del 50% (54%), con un aumento di 8 punti; Abruzzo (26%, +2 punti); Basilicata (21%, +1); Emilia Romagna (24%, +1); Lazio (25%, +1); Lombardia (31%, +2); provincia di Trento (24%, +3); Piemonte (33%, +1); Puglia (17%, +1); Sardegna (13%, +1); Sicilia (32%, +1); Veneto (25%, +1). A queste si aggiunge la situazione della Calabria, dove i posti letto sono occupati sono al 38% con una crescita di 2 punti, un dato quindi vicino alla soglia critica del 40%. 

Salgono anche i letti di terapia intensiva occupati da pazienti con Covid: il tasso di occupazione è al 18, un punto percentuale in più rispetto alla precedente rilevazione. Ad aumentare sono i ricoveri in Rianimazione nella provincia di Trento, che arriva al 31%, in Abruzzo che sale al 18%, in Sicilia che arriva al 20% e in Umbria (16%). Ma crescono anche Calabria (20%), Campania (12%), Lombardia (17%), Piemonte (24%), Puglia (10%), Sardegna (14%), Toscana (21%).

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