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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ospedale di Chieti, trapianto di cornea durante l'emergenza Covid

L'attuale normativa vigente consente l’esecuzione di trapianti d’organo che sono da considerare urgenze chirurgiche. L'intervento è stato eseguito dal professor Mastropasqua

Primo intervento durante il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 per un trapianto di cornea in una giovane paziente. L’operazione chirurgica è stata effettuata mercoledì 29 aprile, dal professor Leonardo Mastropasqua, direttore del centro nazionale di Eccellenza in Oftalmologia dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, all’Ospedale “SS. Annunziata” di Chieti.

L'attuale normativa vigente consente l’esecuzione di trapianti d’organo che sono da considerare urgenze chirurgiche. La rilevanza dell'intervento è lega anche all'attualità del momento, poiché è stato il primo trapianto di cornea effettuato in Italia con chirurgia robotica durante la pandemia Covid-19.

"Effettuare un taglio così preciso ad una profondità definita della cornea del paziente è possibile solo grazie all’alta tecnologia applicata alla chirurgia robotica della cornea - sottolinea Mastropasqua - . Il nostro centro è il riferimento nazionale per questa tecnologia. Attraverso un laser a femtosecondi, ultraveloce e ultrapreciso infatti si possono programmare ed eseguire tagli sulla cornea a profondità e direzione predefiniti e predicibili, senza indurre infiammazione dei tessuti".

Il centro nazionale in Oftalmologia dell’Università “G.d’Annunzio”  continua quindi a seguire i propri pazienti in tutta sicurezza, dando la priorità a interventi chirurgici  che non possono essere rimandati, come il trapianto di cornea, la chirurgia del glaucoma, il distacco di retina, e quelli conseguenti ad eventi traumatici.

"Abbiamo trascorso gli ultimi due mesi a fronteggiare l'emergenza - ha detto Mastropasqua -  ma ora è tempo di ripartire e tornare a prestare le cure più adeguate ai pazienti che presentano altre patologie, nel rispetto di tutti gli standard di totale sicurezza per pazienti e operatori sanitari".

Nel centro la Asl fa sapere che "vengono seguite procedure di sicurezza rigide: tutti i pazienti sono preventivamente studiati con rilevamento della temperatura all’ingresso e precisa anamnesi definita dalle linee guida della Società Oftalmologica Italiana e dell’American Academy". 

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