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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Lanciano

Coronavirus, focolaio nel carcere di Lanciano: "Assenza di prevenzione per la polizia penitenziaria"

Le organizzazioni sindacali denunciano il mancato rispetto dei protocolli Covid e l'assenza dei dispositivi di prevenzione

I sindacati della polizia penitenziaria si scagliano controi vertici della casa circondariale di Lancian. A far scoppiare la rabbia delle organizzazioni sindacali è il focolaio Covid che si è sviluppato all'interno del carcere frentano.

"Dal provveditore abbiamo avuto promesse e rassicurazioni che non sembra siano state rispettate, visto che nell’istituto frentano, tristemente a corto di personale, non è arrivato nessun rinforzo, non c’è stata nessuna misura deflattiva circa la presenza di detenuti e non è stato ridotto il carico di lavoro come promesso.     Dalla sanità penitenziaria abbiamo avuto rassicurazioni circa la gestione dei detenuti positivi e sul fatto che almeno dal punto di vista strettamente sanitario la situazione è al momento stabile".

I sindacati sono allarmati dalla "totale assenza di prevenzione per i lavoratori della polizia penitenziaria, a Lanciano ma anche nella maggior parte degli istituti abruzzesi, infatti nonostante i protocolli per la gestione del rischio contagio siano stati redatti ed aggiornati a livello nazionale e regionale vediamo che a livello locale diversi dirigenti non hanno fatto la loro parte. Infatti il compito di garantire la prevenzione anche formando il lavoratore con corsi specifici, ad esempio sul corretto utilizzo dei Dpi, ma anche sui corretti comportamenti da tenere sui luoghi di lavoro è demandato al datore di lavoro, in questo caso al direttore dell’istituto ed al medico competente".

Una situazione che i sindacati hanno deciso di denunciare. "Purtroppo, pur non volendo fare la caccia alle streghe , sappiamo per certo che nel carcere di Lanciano, ed in qualche altro istituto, ciò non è stato fatto.  Quindi abbiamo assistito inermi all’invio di personale non formato e con Dpi  utilizzati male  a prestare servizio nei reparti covid degli ospedali abruzzesi, laddove vi erano detenuti ricoverati, e nelle sezioni detentive, riadattate a sezioni covid, nel carcere di Lanciano. Oggi stesso chiederemo l’intervento dei vertici del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per denunciare l’accaduto, per sollecitare i necessari provvedimenti e per chiedere gli indispensabili rinforzi".

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