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Coronavirus, la Asl ha attivato un monitoraggio per i pazienti in Adi (Assistenza domiciliare integrata)

L'obiettivo è tutelare le persone fragili con patologie e prevenire il contagio da Covid-19. La spesa prevista per il progetto è di 219.750 euro

Tutelare le persone fragili con patologie e prevenire il contagio da Coronavirus. Per questo motivo la Asl Lanciano Vasto Chieti ha attivato un monitoraggio per i pazienti in Adi (Assistenza domiciliare integrata), i rispettivi caregivers, gli eventuali familiari conviventi e per tutti gli operatori dell'Adi, considerando quanto la fragilità possa essere significativa nella diffusione dei contagi e quanto possano per questo i nuclei familiari diventare facile veicolo di trasmissione.

La dottoressa Annabella Antonucci, quale Referente Aziendale per l'implementazione delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da Covid-19, tramite la Uosd Adi, ha individuato il numero dei pazienti risultati ad oggi in carico al Servizio Adi. "Come unità operativa – dice la dottoressa Antonucci - già ad aprile siamo riusciti a censire tutte le persone fragili nelle residenze sociali. Sempre sulla scia di questo la direzione strategica Asl ha deciso di attivare un controllo anche sui pazienti Adi".

La spesa prevista per il progetto è di 219.750 euro. Sono 2325 le persone censite, suddivise per aree territoriali. Il progetto prenderà inizio da settembre, "in considerazione della possibile ripresa nel periodo autunnale dell'emergenza epidemiologica da Covid" e sarà sviluppato nell'arco di sei settimane. È prevista, in una prima fase, l'esecuzione dei test diagnostici, tampone rino-faringeo e test slerologico, agli operatori Adi ogni tre settimane, mentre, per quanto riguarda i pazienti assistiti in Adi, i test verranno effettuati contestualmente all'esecuzione di prelievi programmati già previsti nell'ambito del progetto assistenziale individuale.

L’obiettivo è identificare tutti i pazienti in carico al servizio Adi della Asl Aziendale, i rispettivi caregivers, eventuali familiari conviventi e tutti gli operatori dell'Adi della provincia di Chieti a rischio di infezione da Covid. In particolare con tale progetto, verranno acquisite, a sistema, tutte le informazioni sociosanitarie per identificare i nuclei familiari e le unità abitative non coerenti con un isolamento appropriato dell'eventuale caso positivo.

A tal riguardo saranno identificati, attraverso il rilievo della composizione del nucleo familiare, anche gli assistiti maggiormente a rischio di contagio e ridurre l'incidenza di infezione in pazienti fragili. In caso di rilevata positività del tampone faringeo saranno immediatamente effettuate tutte le attività previste per la messa in sicurezza, con esecuzione dei tamponi rino-faringei sui contatti, eventuale ricoveri in strutture idonee.

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