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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, il grido d'allarme di Marsilio: "Mancano ventilatori, monitor e personale, restate in casa"

Conferenza stampa del presidente della Regione per fare il punto sull'emergenza Covid 19 con un monito ai cittadini: "Nei prossimi giorni si alzerà la curva dei contagi"

"La curva dei contagi è destinata ad aumentare: è bene che la gente sappia la verità e si attrezzi di conseguenza e prenda con molta serietà le misure predisposte, che sono quelle di stare a casa, uscire solo per ragioni essenziali, per necessità e urgenza, sempre adottando le dovute precauzioni, a cominciare dal mantenimento della distanza".

Parola del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa dal municipio di Pescara.  "Se queste misure non verranno rispettate - intima il Governatore - avremo conseguenze sanitarie perché si continueranno ad alimentare contagi, ma inevitabilmente le autorità saranno costrette ad assumere ulteriori misure restrittive. Insieme all'emergenza sanitaria ormai siamo anche in piena emergenza economica e occupazionale". 

Al momento, gli ospedali abruzzesi hanno ospitato sei pazienti dalla Lombardia, così come a Vasto sono accolti i pazienti molisani perché l'ospedale di Termoli è stato chiuso. Ma l'affanno è evidente: "Il problema non è tanto dei posti letto, che si trovano: possiamo mettere in atto misure di emergenza individuando capannoni, padiglioni, ex fiere, ospedali da riconvertire. Quello che manca sono ventilatori, monitor e il personale. Veniamo da anni di commissariamento e abbiamo detto no al Governo che ci ha chiesto di inviare personale in Lombardia". 

Marsilio ha lamentato anche la carenza di dispositivi di protezione individuale come guanti, mascherine adeguate e camici. "Ci sono difficoltà oggettive, oggi sarebbe troppo facile fare polemiche. Stiamo provvedendo in ogni modo e ci stiamo esponendo anche al rischio di truffe. Abbiamo fatto di tutto: ringraziamo tutte le cliniche private, il mondo della sanità privata che senza battere ciglio, a semplice richiesta, ha fornito tutti i ventilatori, le attrezzature mediche che sono state richieste. Ringraziamo anche le industrie che hanno donato i dispositivi che avevano". 

Non è mancato un pensiero a tutto il personale medico, paramedico e sanitario in genere, impegnato in prima linea nella lotta al Covid 19.

Infine, un appello "alla nostra forte comunità abruzzese nel mondo, sia per mandarci medici che possano lavorare in Italia, che per reperire materiali che oggi i Governi nazionali tendono a sequestrare".

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