La zona rossa di Pizzoferrato per l'uccisione del maiale finisce a La vita in diretta su Rai 1
Nella prima fase della pandemia, il paese è riuscito a rimanere immune dal virus, non registrando alcun contagio. Poi, da dicembre, 75 su un migliaio di abitant
La zona rossa di Pizzoferrato è diventata un caso ben oltre i confini regionali. Nella puntata di oggi (venerdì 15 gennaio) della trasmissione pomeridiana di Rai Uno, La vita in diretta, si è parlato dell'alto numero dei contagi in paese a causa, sembrerebbe causati da alcune famiglie riunitesi per l'uccisione del maiale, una tradizione di molte località della nostra regione.
Un'occasione in cui, da sempre, si riuniscono in tanti. E proprio lì, secondo la ricostruzione della catena dei contagi, decine di persone sarebbero rimaste contagiate dal Coronavirus.
Nella prima fase della pandemia, Pizzoferrato è riuscita a rimanere immune dal virus, non registrando alcun contagio. Poi, da dicembre, 75 su un migliaio di abitanti.
E dalla piazza del paese l'inviato della trasmissione Giuseppe Di Tommaso ha intervistato il sindaco Palmerino Fagnilli, che ha spiegato come, probabilmente, il virus sia arrivato in paese per via dei tanti che, ogni giorno, si spostano verso la Val di Sangro per andare a lavorare.
Il primo cittadino ne ha approfittato anche per invitare i residenti a sottoporsi al tampone: finora, è stato testato con il molecolare il 70% dei residenti.
Intanto, rispondendo alle domande del giornalista de La vita in diretta, molti cittadini si sono detti preoccupati per ciò che sta accadendo.