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Contagi Covid sul lavoro, Chieti maglia nera: 2 su 3 sono donne

La provincia teatina è la più colpita con 556 casi pari a un’incidenza del 28,1%% sul totale della regione. Di questi 374 sono donne mentre 182 sono uomini

Primato negativo per la provincia di Chieti. Secondo il recente rapporto Inail appena presentato sui contagi da coronavirus sul luogo di lavoro, il Chietino risulta il più colpito con 556 casi, pari a un’incidenza del 28,1%% sul totale della regione. Di questi 374 sono donne mentre 182 sono uomini.

I contagi sul lavoro a livello nazionale hanno ormai superato la soglia dei 131mila  casi. In questo scenario l’Abruzzo annovera con 1.980 casi sul totale nazionale, di questi 1324 sono donne (67%), mentre 656 (33%) sono uomini.

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Una lettura del report, e del suo trend crescente, la forniscono gli esperti legali che osservano come nel rapporto azienda e lavoratore in materia di Covid vi sia un aspetto di criticità nel rapporto con le ATS, Agenzia di Tutela della Salute: “L’impasse – spiega l’avvocato Irene Pudda di Rödl & Partner, esperta in privacy & labour compliance – è dovuta al fatto che il datore di lavoro non è autorizzato a comunicare ai colleghi il nominativo di un dipendente risultato positivo. L’azienda è tenuta a fornire all’ATS le informazioni necessarie perché quest’ultima possa assolvere ai compiti previsti dalla normativa emergenziale e, contemporaneamente, ha facoltà di domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, ma è l’ATS che ha la potestà di contattare i lavoratori per poi applicare le opportune misure di quarantena".

Il rischio, così facendo, è che le aziende lascino operativi interi reparti o uffici con il pericolo di diffusione del virus, non solo tra i dipendenti che sono stati a contatto diretto con il soggetto contagiato, ma anche tra i loro famigliari e i conoscenti.

Nel dettaglio della rilevazione dell’Inail in Abruzzo le denunce di infortunio causa Covid-19 sono per il 28,1%% dei casi localizzate nella provincia di Chieti con 556  infortuni, seguita da Pescara con 507 casi (25,6%), L’Aquila con 464 (23,4%), Teramo con 453 casi  (19,5%)

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