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Commissione mensa, parte il confronto sulla qualità del cibo ma le polemiche non si placano

Se Ferrara stoppa le lamentele "che non trovano fondamento", la consigliera Pompilio accusa l'assessore al ramo di aver completamente disatteso i propri impegni

Si è riunita nella mattinata odierna, al museo Barbella, la commissione Mensa presieduta dal sindaco di Chieti per avviare il confronto sulla qualità del cibo e l’imminente attivazione delle sub commissioni, in grado di testare la qualità dei pasti e proporre soluzioni e istanze per prevenire e affrontare qualsiasi criticità.

Questi i punti all’ordine del giorno della seduta alla quale hanno presenziato l’assessore alla Pubblica istruzione Teresa Giammnarino, la dirigente e il funzionario dell’Ufficio comunale preposto, le dirigenti dei quattro istituti comprensivi cittadini, due consiglieri comunali commissari, i rappresentanti dei genitori e i responsabili della ditta Ladisa, che si occupa della gestione pro tempore della refezione scolastica.

 
“L’incontro è servito a gettare le basi del percorso condiviso che faremo con scuole e genitori, affinché il cibo possa essere gradito ai ragazzi e non si creino fraintendimenti con le famiglie. Purtroppo le condizioni del servizio sono dettate, com’è noto, da una situazione determinatasi a fronte delle sentenze dei giudici amministrativi. Ma è nostra intenzione, dal momento che si parla di un servizio sensibile perché riguarda i nostri ragazzi, fare in modo che si svolga con meno problemi possibili” hanno riferito il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Giammarino. 

La mensa nelle scuole di Chieti è stata ripristinata il 6 dicembre scorso e in questi mesi, specificano Ferrara e Giammarino “ non sono giunte all’amministrazione segnalazioni preoccupanti né da parte delle scuole, né dei genitori, come entrambe le parti oggi hanno chiaramente confermato. Abbiamo chiesto massima attenzione e collaborazione a tutti, essendo il gestore, gli operatori, gli insegnanti e le dirigenti parte attiva della filiera dei controlli”. 

Ferrara ha quindi invitato a stoppare le polemiche perché, come ha dichiarato, “non è pensabile lanciare allarmi che non trovino fondamento, o affidare opinioni e insoddisfazioni alla stampa, senza metterle nero su bianco con chi ha il dovere, oltre che il potere di provvedere: questo è un servizio delicato, che non si migliora con la propaganda o attaccando l’amministrazione, ma avendo la volontà di lavorare insieme, remando tutti dalla stessa parte. Noi lo facciamo da mesi e nelle condizioni anche più sfavorevoli abbiamo sempre fatto tutto ciò che normative, regolamenti e buonsenso richiedevano”.

Ma in realtà le critiche non si sono fermate: dopo l’interrogazione a risposta orale delle opposizioni sulla qualità del cibo servito nelle mense scolastiche teatine, oggi è la consigliera di Azione Politica, Serena Pompilio, ad attaccare proprio sull’avvio della commissione mensa, “convocata dopo oltre 5 mesi dalla richiesta urgente sottoscritta da ben 7 gruppi consiliari” ricorda.  “Le attività di controllo che consistevano nella “filiera” e nel “monitoraggio” tanto declamate sia dal sindaco che dall’assessore Giammarino – dice Pompilio -  non sono mai state attivate, nonostante i proclami enunciati nei vari comunicati stampa di dicembre che avevano rassicurato i genitori. L’assessore al ramo ha completamente disatteso i propri impegni addirittura scaricando, ora, la responsabilità sui genitori che a suo dire non avrebbero segnalato la problematica ben cosciente, però, che ai genitori è stato precluso l’accesso nelle scuole”.

Intanto questa mattina l’amministrazione ha informato che, con la fine dell’emergenza pandemica, anche i genitori che sono parte delle sub commissioni potranno recarsi e nelle scuole e nei centri cottura. “A breve ci sarà un altro incontro con la Ladisa – hanno annunciato Ferrara e Giammarino - al fine di rendere i menu più confacenti alle aspettative e al gradimento dei ragazzi, in modo che il pasto sia e resti un momento di aggregazione e di relax fra una lezione e l’altra”.         
 

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