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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Offende l'assessore Zappalorto sul web, ma al bullo (pentito) gli insulti rischiano di costare caro

Un utente ha scritto sui social insulti sul suo aspetto fisico e l'esponente della giunta Ferrara, dopo aver ricevuto molta solidarietà, ha deciso di denunciare online: "Se fossi stata un uomo non avrebbe commentato il lato estetico"

"Odiare ti costa" recitava una campagna di qualche anno fa contro il bullismo in Rete. E rischiano di costare caro anche a un hater teatino i commenti lasciati sotto una fotografia dell'assessora all'Ambiente del Comune di Chieti. Un momento privato di spensieratezza in mezzo alla natura, immortalato e postato sui social, come tantissimi utenti fanno quotidianamente. 

Ma, tra un like e l'altro, ben presto sono iniziati a spuntare gli insulti. "Chieti muore e tu ridi", una delle frasi del leone da tastiera e ancora "Vi ho votato, ridatemi i soldi". Ma i commenti hanno ben presto preso una piega ancora più sgradevole, sfociando negli insulti sull'aspetto fisico: "Ti credi bella?", ha scritto il bullo e "Non farti più i selfie fai ridere". In molti hanno prese le difese dell'assessora - una donna, ancora prima che un'esponente politica e un'amministratrice - consigliandole di fare uno screenshot dei post e agire in sede legale. 

Lei, però, rispondendo con educazione e senza mai scendere sul livello delle offese, ha deciso di ripagare il bullo con la stessa moneta, un post a lui dedicato. 

Ci ho pensato un po’, ma poi ho deciso di raccontarvi del “leone da tastiera” che ieri sera ha scelto la mia bacheca e, in particolare, la mia foto profilo, per dare sfoggio di cattiverie e offese gratuite nei miei confronti.

Così, senza una ragione.

Molti di voi hanno letto e mi hanno scritto in privato e in pubblico per darmi sostegno e vicinanza, di fronte a tanto ingiustificato livore.

Quando si sceglie la vita pubblica ci sta il fatto di essere oggetto di critiche: sul proprio operato, sul proprio ruolo, ma la cosa abominevole è che quando si tratta di noi DONNE, l’offesa e l’insulto vanno sempre a finire sull’aspetto fisico.

Al leone da tastiera che, ovviamente, questa mattina, aveva già cancellato tutti i commenti (che però sono stati salvati), rispondo che qualificano lui, più che toccare me, che sono una persona sempre aperta al confronto e ai consigli, sempre.

E questo Chieti lo sa bene.

A me le sue offese non hanno cambiato in peggio la vita, anzi, mi è arrivata tantissima solidarietà, cosa di cui ringrazio tutti con il sorriso di sempre.

Buona giornata a tutti!

Immediati sono fioccati attestati di stima e solidarietà, fra elettori, colleghi e semplici utenti stanchi dell'odio sul web. L'odiatore, forse pentito, ha deciso di cospargersi il capo di cenere e scusarsi pubblicamente con un nuovo commento:

Il leone da tastiera sono io! Non volevo affatto dire nulla di offensivo su di te! Era uno sfogo sulle condizioni in cui versa il comune di Chieti! Se ti sei sentita offesa mi dispiace e ti chiedo scusa anche qui pubblicamente! Sinceramente ho il senso dell'umorismo se qualcuno mi dovesse dire qualcosa su di me! Siamo tutti e due di questa Città se ti dovessi incontrare se hai voglia ed accetti anche le scuse di persona ti offro un caffè!!

Un invito a cui Zappalorto ha replicato con altrettanto garbo e una punta sarcastica:

Tutte le critiche sul mio operato sono ben accette e sempre importanti. Le sue parole , non scherzose, ma reiterate nei post, erano riferite al mio aspetto fisico, che con il mio ruolo non ha nulla a che fare. Dubito che avrebbe scritto lo stesso ad un uomo. Mi rammarica pensare che per lei, offendere una donna sia umorismo, per me le offese non sono mai cose da ridere. Quanto al caffè, mi spiace ma ho la pressione alta e ne bevo molto poco. Buon pomeriggio.

Interpellata da Chieti Today, l'esponente della giunta Ferrara ha spiegato che familiari e amici si sono preoccupati dei commenti rivolti al suo indirizzo. "Fino a questa mattina - spiega - ho ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà, forse perché le persone sono stufe di vedere questa bile, come la chiamo io. Così, ho deciso di raccotare a tutti cosa fosse successo. Io non mi lascio scalfire, ma mi sono messa nei panni di una donna che non ha gli strumenti per rispondere, o di una persona più debole. Non è giusto lasciar correre quello che scrivono questi odiatori seriali ed è giusto denunciare pubblicamente. Sono convinta che se fossi stato un uomo non avrebbe mai fatto commenti sul mio aspetto fisico. Se mi avesse scritto che sono il peggiore assessore che il Comune di Chieti abbia mai avuto, l'avrei presa diversamente. Ma quando si parla di una donna si finisce sempre all'insulto sul piano estetico e non è giusto".

L'ultimo amministratore in ordine di tempo a doversi difendere dagli attacchi dei leoni da tastiera è stato il sindaco di Rapino Rocco Micucci, che ha sporto denuncia. Poco prima, era stato il sindaco di Chieti Diego Ferrara a sporgere denuncia in questura contro i bulli del web.

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