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Sabato, 20 Aprile 2024
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Emergenza climatica, gli esperti scrivono a Meloni: "Priva di fondamento scientifico, basta catastrofismo"

Tra i firmatari della lettera diversi docenti dell'università di Chieti e il geologo Uberto Crescenti, già rettore della d'Annunzio

Gli esperti del clima scrivono al premier Giorgia Meloni per affrontare il tema dei cambiamenti climatici e frenare l'eccessivo allarmismo.

"Posto che quella dell'emergenza climatica causata dalle emissioni antropiche è un’emergenza priva di fondamento scientifico e posto che i sostenitori della stessa si sono più volte sottratti al confronto scientifico, rimane comunque il fatto che la misura di riduzione al 100% delle emissioni da parte della sola Italia, o anche della sola Unione Europea, neanche scalfirebbe il presunto problema" scrivono gli esperti di Clintel-Italia, presieduta dal professore emerito di geologia applicata Uberto Crescenti, già rettore dell'università d'Annunzio. 

Nella lettera, riportata da Adnkronos, gli esperti asseriscono che  "le emissioni italiane e della Ue-27 incidono, rispettivamente, per meno dello 0.9% e per meno del 9% su quelle mondiali (dati Edgar – Emissions Database for Global Atmospheric Research 2022, European Commission). Le emissioni mondiali sono aumentate del 60% rispetto ai livelli del 1990, e i soli due Paesi Cina e India, le cui emissioni sono oltre il 40% di quelle mondiali, stanno attuando politiche energetiche che, a dispetto di ogni dichiarazione, sono di fatto volte all’incremento cospicuo delle emissioni (rispetto ai livelli del 1990 le hanno aumentate di oltre il 350%)".

Secondo gli stessi "né il persistere, dell’Italia e della Ue, con le politiche di riduzione può essere giustificato dal desiderio di voler essere di esempio per il resto del mondo: l’esempio in parola non sarebbe come una innocua fiaccolata dimostrativa ma comporterebbe un gravissimo impoverimento della popolazione italiana ed europea, a tutto vantaggio di una minoranza di profittatori senza scrupoli che con quelle misure di riduzione si arricchirebbe, senza alcun beneficio ma con nocumento per la collettività. La mole di risorse impegnate verso la presunta emergenza - dicono ancora gli esperti del clima - verrebbe invece stornata da emergenze reali e concrete: quelle da terremoti o da dissesto idrogeologico sono solo due esempi. Noi di Clintel-Italia chiediamo pertanto che, in proposito, il Governo italiano faccia sentire la propria voce in sede Europea. Naturalmente reiteriamo quella sfida al confronto scientifico al quale gli assertori dell’emergenza climatica indotta dalle emissioni antropiche di CO2 si sono sempre sottratti".

La lettera è stata firmata dal presidente di Clintel-Italia Uberto Crescenti dell'università di Chieti-Pescara; da Alberto Prestininzi, professore di Geologia Applicata, università La Sapienza, Roma e ambasciatore per l’Italia della Fondazione Internazionale Clintel; Franco Battaglia, professore di Chimica Fisica dell'università di Modena; Mario Giaccio, professore di Economia delle Fonti d’Energia (già preside della Facoltà di Economia) università di Chieti-Pescara; Enrico Miccadei, professore di Geografia Fisica e Geomorfologia dell'università di Chieti-Pescara; Giuliano Panza, professore di Sismologia, Accademico dei Lincei e dell’Accademia Nazionale delle Scienze,, università di Trieste; Franco Prodi, professore di Fisica dell’Atmosfera all'università di Ferrara; Nicola Scafetta, professore di Fisica dell’Atmosfera e Oceanografia dell'università Federico II di Napoli.

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