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Classifica ICity Rank: Chieti tra le città meno digitali d'Italia, la classifica

L’indagine sulla digitalizzazione delle città italiane presentata questa mattina in occasione di Forum PA Città posiziona il capoluogo al 93esimo posto

La trasformazione digitale non parla teatino: nell'ultima classifica "ICity Rank 2021" Chieti occupa il 93esimo posto su 107 capoluoghi di provincia.

L’indagine sulla digitalizzazione delle città italiane di FPA, società del gruppo Digital360, è stata presentata questa mattina in occasione di Forum PA Città. La ricerca valuta il posizionamento dei comuni capoluogo nell’indice di trasformazione digitale, ottenuto dalla media aritmetica di 8 indici settoriali: disponibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, integrazione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e diffusione di tecnologie di rete.

Chieti figura tra i venti capoluoghi in ritardo in quasi tutti gli indicatori e va quindi a chiudere la classifica, ma rispetto all'anno scorso, quando era penultima, in un anno ha conquistato diverse posizioni

È Firenze a confermarsi nel 2021, per il secondo anno consecutivo, il capoluogo più digitale d’Italia, seguita da Milano (al secondo posto) e Bologna (al terzo), con Roma Capitale, Modena, Bergamo (a pari merito al quarto posto), Torino, Trento, Cagliari, Parma a chiudere la top ten.

Subito dopo le prime dieci città, troviamo in graduatoria una serie di comuni – Reggio Emilia, Palermo, Venezia, Pisa, Genova, Rimini, Brescia, Cremona, Prato, Bari, Bolzano e Verona – che si distinguono per il fatto di avere ottenuto buoni risultati e posizionamenti in tutti gli indici settoriali oggetto della ricerca.

Dopo le prime 22 città, troviamo una fascia intermedia in cui si colloca la maggioranza dei capoluoghi italiani, città che alternano posizionamenti alti o bassi a seconda dei settori: qui troviamo Pavia (23° posto), Siena (24°), Piacenza (25°), Napoli (26°), Lecce (27°), Vicenza (28°), Padova (29°), Ravenna (30°) e via via circa 60 città “in evoluzione” nel percorso di trasformazione digitale, che è plausibile possano migliorare le performance con relativa facilità. Chiudono la classifica Caltanissetta (88° posto), Potenza (89°), Fermo e Teramo (90°), Chieti (93°), Catanzaro (94°), Crotone e Benevento (95°), Cosenza e Rieti (97°), Trapani (99°), Caserta (100°), Nuoro (101°), Foggia (102°), Agrigento (103°), Avellino (104°), Carbonia (105°), Isernia (106°) e la maglia nera Enna al 107°.

“Entriamo nella fase di attuazione del Pnrr che ha definito una visione strategica del futuro fondata sulla trasformazione digitale, e in questa fase sarà fondamentale il ruolo delle realtà urbane –  commenta Andrea Rangone, presidente di Digital 360 -. Le città oggi sono le porte di ingresso per la partecipazione attiva, autonoma e responsabile di cittadini e imprese, in un momento in cui serve il massimo coinvolgimento di tutti. Le realtà più innovative vanno messe in condizione di sfruttare al massimo le loro capacità, mentre le più statiche dovranno essere sostenute per riattivarne le capacità di innovazione”.

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