rotate-mobile
Attualità

La denuncia della Cisl Scuola: "No ai tamponi effettuati a scuola, non sono presìdi sanitari"

Il sindacato fa leva sulla sicurezza sanitaria e ha già inviato una richiesta all'ufficio scolastico regionale, con l'invito a interagire con la Regione Abruzzo

"La scuola non è un presidio sanitario". È questa la battaglia intrapresa dalla Cisl Scuola Abruzzo Molise, che chiede di "evitare di trasformare i locali scolastici e le aree di pertinenza delle scuole in presidi sanitari per i tamponi".

Una richiesta già inviata all'ufficio scolastico regionale, con l'invito a interagire con la Regione Abruzzo. 

"Con estremo stupore - spiega il sindacato - abbiamo notizie che le Asl intendono eseguire i tamponi a decine e centinaia di alunni e personale scolastico all’interno dei locali scolastici. È davvero difficile comprendere come, in termini precauzionali, vengano allestiti i 'drive in' dalle Asl per eseguire i tamponi, evitando di impegnare le proprie strutture, e invece si ritiene di poter utilizzare le scuole per eseguire decine o centinaia di tamponi".

"È incredibile che vengano adottati protocolli per l’allontanamento precauzionale dalla scuola di chi manifesta sintomi riconducibili al Covid 19 e invece si riporti negli stessi ambienti decine o centinaia di potenziali malati, venuti a contatto con persone positive e giudicate dai dipartimenti di prevenzione delle ASl come soggetti da sottoporre ai tamponi".

La Cisl Scuola ha ricordato inoltre all'ufficio scolastico regionale che "in alcun modo il personale scolastico, in particolare i collaboratori scolastici, può essere impegnato nelle eventuali operazioni condotte dalla Asl e le necessarie operazioni di igienizzazione e/o sanificazione dei locali scolastici adoperati non possono essere certamente svolte dalla scuola".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La denuncia della Cisl Scuola: "No ai tamponi effettuati a scuola, non sono presìdi sanitari"

ChietiToday è in caricamento