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Coro di no alla chiusura dell'edizione notturna del Tg regionale della Rai

Il segretario regionale dell’Udc, Enrico Di Giuseppantonio, si appella ai parlamentari. Dicono no anche le associazioni ambientaliste secondo le quali "l’informazione regionale va rinforzata"

Dopo che la Rai ha annunciato di non mandare più in onda dal 9 gennaio l’edizione di mezzanotte del Tgr, dall'Abruzzo si solleva un coro di no per irivendicare il diritto all'informazione locale.

Secondo il segretario regionale dell’Udc, Enrico Di Giuseppantonio, che è anche sindaco di Fossacesia e vice presidente del Consiglio nazionale Anci, “la soppressione dei Tg regionali della terza edizione di Raitre è dare meno voce alle comunità locali. La tutela del pluralismo informativo è irrinunciabile per la vita democratica. Il ruolo del servizio pubblico deve essere un altro soprattutto quando si garantisce alle persone che vivono in paesi piccoli e grandi d’Abruzzo di avere una vetrina informativa fondamentale. Cancellare dalla programmazione l’edizione della mezzanotte del Tg regionale va esattamente nella direzione opposta e tutto ciò non è auspicabile".

Di Giuseppantonio chiederà l’intervento dei parlamentari perché il Governo faccia in modo che i vertici Rai rivedano la loro decisione.

A criticare la decisione dei vertici Rai anche le associazioni abruzzesi Wwf, Legambiente, Italia Nostra e Lipu: "L’Abruzzo, già penalizzato da altre scelte editoriali, ha bisogno di una informazione di qualità - affermano - l’informazione regionale va rinforzata e non indebolita perché è proprio la presenza nei territori e lo sforzo costante compiuto dalle redazioni regionali per dare voce alle diverse istanze locali a dare il senso di un vero servizio pubblico. In un Abruzzo già fortemente penalizzato negli ultimi dieci anni dalle scelte editoriali dei giornali (ricordiamo la chiusura dell’edizione regionale de Il Tempo e il progressivo abbandono delle redazioni provinciali e locali da parte del Messaggero e del Centro) Rai3, accanto a poche aziende radiotelevisive private, ha rappresentato e rappresenta una fonte di informazione di primissimo livello. Occorre rafforzare gli spazi e gli organici, non certo il contrario. La chiusura del tg regionale della notte potrebbe rappresentare - concludono - il primo passo di una serie di tagli finalizzati a svilire l’informazione locale che ha bisogno invece di investimenti e di potenziamento".  

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