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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ultimo giorno di lavoro per i medici delle Usca mentre i contagi aumentano: ora la gestione dei pazienti Covid ricade sui medici di famiglia

È l'effetto della legge finanziaria, che non ha prorogato il servizio data la cessazione dello stato di emergenza: qualora la Asl volesse proseguirlo, dovrebbe farlo con fondi propri

Ultimo giorno di lavoro, oggi (giovedì 30 giugno), per i medici delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale attivate oltre due anni fa per la cura a domicilio dei pazienti affetti da Covid-19 che non hanno bisogno di essere ricoverati in ospedale.

Dal mese di aprile 2020, i medici delle Usca, previa attivazione dei colleghi di medicina generale, hanno assistito, con un contatto telefonico quotidiano e, quando necessario, frequenti visite domiciliari, i pazienti contagiati dal Coronavirus le cui condizioni sarebbero potute peggiorare per la compresenza di altre patologie. Un lavoro prezioso, che è riuscito a non appesantire il carico di ospedali e medici di famiglia, fatto di monitoraggio costante, colloquio con il paziente, controllo attivo, misurazione dei parametri, attivazione delle terapie adeguate con antivirali o anticorpi monoclonali e, in caso di peggioramento, invio in ospedale. 

Dal domani, però, i medici Usca non saranno più operativi, proprio in una fase in cui, anche in Abruzzo e in particolare in provincia di Chieti, i contagi da Covid 19 sono tornati a crescere. Senza contare che, secondo quanto si è appreso, negli ultimi giorni sono aumentate le attivazioni per la presa in carico dei positivi al virus.

È l'effetto della legge finanziaria che, vista la cessazione dello stato di emergenza, non ha concesso proroghe al rinnovo del servizio e che obbliga le Asl regionali a sospenderlo.

Qualora la Asl Lanciano Vasto Chieti volesse mantenere l'operatività dei medici Usca, dunque, dovrebbe finanziare il servizio con fondi propri. Una tegola che si aggiunge alle tante già emerse nelle ultime settimane, dalla carenza di organico in reparti strategici come il pronto soccorso o la Clinica oncologica, ma non solo, alla paventata chiusura della Geriatria, scongiurata solo ieri, e tante altre criticità che arrivano dai presidi di tutta la provincia. 

Di certo, al momento, c'è solo che da venerdì 1° luglio i medici Usca non saranno più in servizio e la gestione dei pazienti Covid sarà a completo carico dei medici di medicina generale, già oberati da un carico burocratico e assistenziale elevato.

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