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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Chiusura Geriatria, la Fp Cgil medici: "Penalizzata l'assistenza alle persone più fragili"

Il sindacato chiede l'immediata revoca del provvedimento. Il segretario generale Spina: "Non si risolve così la carenza di medici al Pronto soccorso di Chieti"

La Fp Cgil medici chiede l'immediata revoca del provvedimento che ha portato in piena emergenza a scegliere di chiudere il reparto di Geriatria dell'ospedale di Chieti. Un provvedimento definito temporaneo per far fronte alla carenza di medici al Pronto soccorso.

“La carenza di medici del Pronto soccorso di Chieti, rappresentata da tempo ma mai arginata, richiedeva interventi urgenti che non abbiamo avuto modo di apprezzare”, afferma il segretario generale Francesco Antonio Spina, "da parte di una direzione sanitaria distante al problema e che solo oggi interviene in via marginale chiudendo un reparto, acquisendone le competenze, ma senza dare un segno importate e definitivo al problema. La disposizione in oggetto temporanea non risolve la problematica ma genera ulteriore confusione tra il personale sanitario.

“Il direttore sanitario chiarisca alcune annose questioni -continua la Fp Cgil- quali sono le competenze e le professionalità di cui ha bisogno un Pronto Soccorso che si trovi in uno stato di drammatica emergenza? Quale è il motivo per il quale non si riescono a reperire medici di medicina generale e chirurgia d’urgenza, nonostante gli avvisi indetti dall’azienda? Quali sono le richieste avanzate alla Regione per avere condizioni economicamente più vantaggiose per chi lavora in prima linea? Quali azioni sono state messe in campo per prevenire le aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli operatori del Ps? Nessuna risposta ma, naturalmente, in piena emergenza bisogna correre ai ripari e si sceglie di chiudere un reparto strategico per l’assistenza alle persone più fragili.

Per tutte queste ragioni la Fp Cgil medici e comparto chiedono la revoca immediata del provvedimento e l’immediato coinvolgimento di tutti i reparti affini o equipollenti mediante turni aggiuntivi retribuiti, attraverso l’interessamento del personale sanitario di tutto il territorio, anche regionale. Si chiede inoltre alla direzione strategica l’immediata attivazione dell’organismo paritetico, affinché l’azienda oltre a chiedere pareri al collegio di direzione costituito dai direttori delle unità operative complesse e dai capidipartimento, ascolti anche la voce dei lavoratori, che quelle disposizioni le subiscono”. La Fp-Cgil conclude chiedendo “rispetto per i lavoratori della sanità, rispetto per i cittadini, soprattutto i più fragili, affinché non venga leso alcun diritto né servizio alla comunità tutta”.

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