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A Chieti si riunisce la commissione Statuto dopo le polemiche: Serena Pompilio è la presidente

Dopo che precedente seduta che non aveva raggiunto il numero legale, questa mattina i gruppi di maggioranza si sono presentati in commissione dando inizio ai lavori di programmazione

Si è tenuta questa mattina la Commissione statuto e regolamenti presieduta Serena Pompilio. Dopo le polemiche delle scorse settimane in particolare con il presidente del Consiglio comunale, Luigi Febo e la precedente seduta che non ha raggiunto il numero legale, questa mattina i gruppi di maggioranza si sono presentati in commissione dando inizio ai lavori di programmazione.

La presidente ha "ringraziato tutti i commissari della fiducia accordata ed ha ribadito che sarà garante di tutte le iniziative purché intraprese nel pieno rispetto del regolamento".

Ma dalla maggioranza non mancano le critiche nei confronti della presidente ed esponente di Azione Politica in consiglio comunale. “È indispensabile che la consigliera Serena Pompilio si relazioni con l’ufficio di presidenza del Consiglio comunale, se è davvero intenzionata ad articolare in modo proficuo per la città il lavoro della Commissione Statuto e regolamento. Ciò non è accaduto, la maggioranza ha solo per senso di responsabilità ritenuto di partecipare a una sessione di lavori nata in modo anomalo, che in tale modo rappresenta solamente uno spreco di risorse pubbliche, essendo convocata con un generico intento di programmare i lavori”.

I capigruppo di maggioranza poi hanno sottolineato che "la Commissione Statuto e regolamento ha un valore strategico per l’azione amministrativa della maggioranza e del governo cittadino, di conseguenza oltre che improduttivo stabilire un ordine dei lavori così generico, è inopportuno non concordare con l’Ufficio di presidenza l’iter dei lavori, come fanno tutte le altre Commissioni consiliari. Esattamente come è improduttivo non relazionarsi alla maggioranza o all’esecutivo di cui la Commissione è diretta emanazione, per il valore strategico che ha. Purtroppo nemmeno questo è avvenuto, nonostante la consigliera non abbia ancora preso ufficialmente le distanze dalla compagine politica di cui era parte al momento del voto, ma a cui, di fatto, oggi si oppone, visti gli attacchi e le posizioni che esprime a mezzo stampa e in ambito consiliare. Sarebbe stato forse inoltre opportuno, se prima di convocare i lavori la consigliera si fosse confrontata con il presidente del Consiglio comunale, che, peraltro della maggioranza è espressione, al fine di rendere utile la seduta e non esporre a costi l’Ente a lavori utili solo a produrre gettoni di presenza. Siamo convinti, se davvero è sua intenzione rimanere a capo di questo organismo, che non ci sia altra strada che questa, al fine di riattivarne i lavori. In caso contrario bisognerebbe trovare un’altra via attraverso la politica, avendo coscienza del fatto che è possibile arrivare a una soluzione condivisa solo con la ricomposizione del vertice di questo organismo".

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