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Chieti aderisce al Comitato italiano fairplay: “Faremo della gentilezza una pratica sportiva e amministrativa”

Presentata l’intesa fra il Comitato nazionale italiano Fairplay e il Comune. Chieti è il primo capoluogo d’Abruzzo ad aderire

Rispetto delle regole e gentilezza non solo nello sport: Chieti aderisce al Comitato italiano fairplay. Ieri è stata presentata l’intesa fra il Comitato nazionale e il Comune, firmata dal sindaco Diego Ferrara, che ha inserito Chieti, primo capoluogo abruzzese a fare del fairplay un riferimento per lo sport e l’amministrazione, nella rete delle città italiane aderenti all’iniziativa. La firma e gli intenti sono stati illustrati dal sindaco Diego Ferrara, dall’assessore allo Sport, Manuel Pantalone, dal presidente nazionale del Comitato, Ruggero Alcanterini, del referente nazionale Arturo Ciampi e Renato Mariotti, membro del Consiglio nazionale, il consigliere Vincenzo Ginefra.

“Nel 2016 feci una mozione perché Chieti fosse inserita nella rete dei comuni della gentilezza – ricorda il sindaco Diego Ferrara - l’ho fatto perché esiste una rete delle città gentili e degli assessori alla gentilezza e mi sembrava un gesto significativo esprimere la volontà di farne parte. Sono certo che la nostra simbolica adesione, oggi, renderà migliore la prativa dello sport e le regole del saper esserci”.

La delega al Fairplay all’interno dell’assessorato allo sport è dell'assessore Manuel Pantalone: "Un significato simbolico ma importante in questo momento storico - commenta - . Come comune di Chieti ci teniamo a mettere nero su bianco queste iniziative che svilupperemo all’interno delle scuole e non solo. Già nel cartellone sportivo estivo questa esigenza è recepita, nelle Sportiadi avrà un momento importante il 19 luglio, nell’evento che si terrà a piazza Vico in memoria di Paolo Borsellino e che coinvolge anche questo Comitato. L’intesa prevede una serie di impegni che la nostra Amministrazione sposa in pieno, all’insegna del dialogo e della sinergia, che sono già nel nostro Dna”.

“Esperienze vissute come sportivo e dirigente sportivo, ma soprattutto come genitore mi hanno portato ad aprire le porte al fairplay come obiettivo sociale – così il consigliere Vincenzo Ginefra – perché l’educazione deve essere una costante, specie nella vita dei giovanissimi. Assistendo a varie partite ho riscontrato attriti fra i ragazzi e anche fra i genitori e ho proposto subito all’assessore allo Sport di fare un gesto simbolico per esaltare questi valori educativi. Come consigliere sarò artefice di una proposta per stabilire delle premialità e dei disincentivi a comportamenti critici in campo,a prescindere dalla disciplina sportiva, per emendare comportamenti no-fairplay”.

“Grazie agli amministratori del Comune di Chieti – afferma il presidente nazionale del Comitato, Ruggero Alcanterini – non è facile dare concretamente priorità a una volontà così importante, ma è necessario. Siamo lieti che Chieti lo abbia fatto. Essendo l’unica organizzazione riconosciuta per legge con questo ruolo, non potevamo limitare alla sfera sportiva la portata del nostro intento, il discorso dunque oggi è sicuramente più coinvolgente e sigliamo questa intesa con l’auspicio che venga applicato anche ad altri aspetti della vita sociale”.

“L’intesa si sposa bene con l’attività compiuta dal Comune per rendere fruibili impianti ed eventi sportivi – aggiunge Arturo Ciampi membro del Comitato nazionale – si firma quindi un’intesa che aderisce bene a tali esigenze amministrative. Stiamo cercando anche di promuovere iniziative per la salute dei giovani per sostenere le famiglie e invitarle a far fare ai figli uno stile di vita corretto. Abbiamo trovato un Comune fattivo, che riesce ad aggregare tante persone in un momento particolare della nostra vita sociale”.

“Voglio accogliere Chieti quale ambasciatore di una realtà già operativa, quella di Loreto Aprutino che è una città già nella rete e un assessore al Fairplay – conclude Renato Mariotti, membro del Consiglio nazionale – Il fairplay è conosciuto già nel mondo dello sport, ma l’adesione dei Comuni è un modo concreto di portarlo nella vita di ognuno, ragazzi in primis. Chieti può essere un esempio per l’Abruzzo per la sua storia etica e uno sprone per altri capoluoghi”

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