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Riunioni periodiche per riaprire la chiesa di San Francesco, mentre l'area esterna è sempre più nel degrado [FOTO]

I delegati dell’Ofs ricevuti in prefettura: incontri anche con la Soprintendenza per concretizzare il progetto di consolidamento e restauro della chiesa. Intanto erbacce sempre più alte circondano l'edificio

Il bando di gara per gli interventi che condurranno alla riapertura della chiesa di San Francesco al corso non c’è ancora, ma in prefettura si lavora assieme alla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per concretizzare il progetto di consolidamento e restauro dell’antica chiesa nel centro storico teatino.

La conferma è arrivata durante l’ultimo incontro richiesto dall’Ordine francescano secolare di Chieti al prefetto Mario Della Cioppa che dal suo insediamento ha riposto particolare attenzione al fascicolo riguardante il cantiere dell’edificio di culto, inagibile da dopo il terremoto del 2009.

Su proposta condivisa dallo stesso prefetto e dall’architetto Cristina Collettini, direttore della Soprintendenza “da alcuni mesi vengono svolte, a scadenze ravvicinate, delle riunioni di aggiornamento sul cronoprogramma dei lavori e sullo sviluppo delle iniziative programmate relative al progetto di consolidamento e restauro della chiesa di San Francesco d'Assisi in Chieti di proprietà del Fec (Fondo edifici di culto)” fa sapere la prefettura. “Allo stato si è in attesa di ricevere notizia della sottoscrizione di un accordo istitutivo di un gruppo di lavoro fra gli uffici di Soprintendenza e l’Usrc (Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere, il cui titolare è l’ingegner Raffaello Fico, ndr), finalizzato alla introduzione di un sistema che consentirà la velocizzazione delle procedure evitando le attese per il rilascio dei pareri dei rispettivi uffici”.

Nel gruppo di lavoro figurano anche l’architetto Emanuela Criber della Soprintendenza per le province di Chieti e Pescara e l’ingegner Emanuela Ferrini r.u.p. dell’Ufficio speciale ricostruzione comuni del cratere.

Il progetto esecutivo, in via di perfezionamento, sarà sottoposto alla "conferenza dei servizi" per la validazione e il successivo avvio delle procedure di appalto. La chiesa attualmente non è più sotto la giurisdizione della Curia poiché, dopo la chiusura, è tornata sotto la competenza dello Stato.

“Restiamo ottimisti – commenta Giuseppe Crusafio,referente della fraternità dell’Ordine francescano secolare di Chieti – e in attesa di un cronogramma da rispettare. Ci auguriamo che questo gruppo di lavoro riesca a scavalcare la burocrazia che da 14 anni impedisce l’apertura della chiesa di San Francesco al corso. Di certo continueremo a mantenere alta l’attenzione su tutte le procedure e sull’iter che dovrà portare finalmente all’avvio dei lavori”. 

La chiesa ancora chiusa: erbacce e pericoli nel cuore della città

L’Ofs chiede una risposta concreta e tempi più veloci rispetto a quelli intercorsi negli ultimo decennio.

“Vogliamo sperare che questo cambio di passo sia effettivo – aggiunge Carlo Pagnottaro (Ofs) – e che dopo aver perso dieci anni inutilmente si possa arrivare alla conferenza dei servizi e avere il cronoprogramma. Il prefetto ha avviato un tavolo quindicinale per valutare i progressi ma qui di passi, purtroppo, ne abbiamo visti ben pochi. Tutta la fraternità francescana e la cittadinanza sperano che questa sia la volta buona e che in estate si possa arrivare alla definizione e poi alla partenza dei lavori”.

Non c’è più tempo da perdere: le erbacce alte stanno crescendo sempre più folte sia davanti che all'accesso posteriore del complesso, in piazza Malta. Persino l’elegante scalinata di un tempo su corso Marrucino oggi è diventata una giungla: qualcuno ha visto aggirarsi anche i topi. Una situazione di degrado assoluto nel cuore della città che i membri della fraternità francescana hanno continuato a segnalare agli uffici tecnici nonostante lo scarso riscontro. Tutto questo mentre anche i sostegni in legno alle colonnine della scalinata iniziano a mostrare segni di cedimento.

Vincoli, lungaggini e burocrazia stanno compromettendo le sorti di una delle chiese più belle e antiche della città. Ma l’Ofs assicura che farà di tutto per salvaguardare San Francesco al corso.

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