Cauzione per acquisto libri scolastici, le cartolibrerie si difendono: "Fondo di salvaguardia delle nostre attività"
Gli esercenti richiedono delle somme cauzionali relative alla fornitura dei libri di testo per la scuola primaria in attesa del rimborso da parte del Comune
"In merito alle somme cauzionali relative alla fornitura dei libri di testo per la scuola primaria, ci preme sottolineare quanto segue: alla base della richiesta c'è un'esigenza che scaturisce dalla necessità di poter avere un fondo di salvaguardia delle nostre attività, nell'attesa di essere liquidati dal Comune".
Le cartolibrerie Barbone, Bianconiglio, De Luca, La Pergamena, Lo Scarabocchio, Shop Office di Chieti intervengono dopo la questione sollevata dai genitori ai quali viene chiesta una cifra che ammonta a 30 euro fino alle classi terze e a 50 euro per le classi quarte e quinte per i libri della scuola dell'obbligo.
"Noi - spiegano gli esercenti - anticipiamo le somme alle case editrici per poter avere i volumi per tempo, pertanto, l'esposizione finanziaria, in tempi così gravosi anche per chi ha una realtà economica come una libreria, già penalizzata pesantemente in questo a causa della crisi finanziaria, può generare uno squilibrio economico tale da pregiudicare il futuro dell'attività. Chi corre questo rischio, chiede un semplice sostegno a titolo di deposito, che verrà restituito alle famiglie immediatamente dopo aver ricevuto i pagamenti dovuti.
Purtroppo la tempistica del commercio è spesso diversa da quella delle procedure di un ente pubblico, quindi nessuna accusa al Comune ma solo la necessità di poter essere solvibili nei tempi stabiliti contrattualmente con i fornitori. Per tale ragione ci auguriamo che anche le scuole, che sono il vettore delle cedole librarie, contribuiscano a stringere i tempi, facendo in modo che vengano restituite al più presto e che, così il Comune possa procedere alle liquidazioni, come a seguito di più di un incontro, l'Amministrazione e la struttura comunale si sono impegnati a fare".