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Odori insopportabili e bruciori alla gola nei pressi del depuratore di San Martino: il Wwf torna a chiedere risposte

L'associazione da almeno 6 anni si fa portavoce delle proteste dei residenti della zona, ma il disagio non è mai stato risolto

Ancora cattivi odori nei pressi del depuratore di San Martino e nella vallata di Chieti Scalo. Il Wwf torna a denunciare l'aria irrespirabile nella parte bassa della città: una situazione su cui chiede risposte da anni, con segnalazioni ufficiali alle autorità iniziate almeno nel 2015 e ripetute diverse volte. 

"Nelle ultime settimane - spiega la presidente del Wwf Chieti Pescara Nicoletta Di Francesco - decine di cittadini si sono nuovamente rivolti alla nostra associazione perché le puzze - definirli 'cattivi odori' è insufficiente - sono tornate a farsi sentire con insistenza, mettendo in difficoltà soprattutto chi abita in quella zona e chi è costretto a restarci per molte ore al giorno per questioni di lavoro: nelle segnalazioni arrivate al Wwf si racconta di 'aria irrespirabile, nauseante che 'a tratti crea anche bruciori alle vie respiratorie' e di 'situazione veramente raccapricciante'".

"Chiediamo al sindaco – conclude la presidente – di intervenire sul posto coinvolgendo la Asl e l’Arta. Al di là delle nostre ripetute segnalazioni agli inquirenti, che hanno comportato negli anni varie inchieste sulla gestione dell’impianto, c’è un problema di fondo che non è stato mai risolto ed è quello relativo al buon funzionamento del depuratore stesso che dev’essere garantito evitando a ogni costo eventuali sversamenti di sostanze nel fiume e presenza di pessimi odori nell’aria".

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