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Carenza idrica, l'Aca difende il suo impegno per Chieti: "È stato fatto molto dal 2017 a oggi"

Ieri i vertici dell'azienda acquedottistica hanno incontrato il Comune, per discutere dei problemi frequenti in città

L'Aca ha difeso il suo impegno per la città di Chieti, da quando ha preso in gestione il servizio idrico, nel 2017, a oggi. Così l'azienda acquedotistica commenta l'incontro di ieri pomeriggio con il Comune di Chieti 

"È opportuno chiarire - dicono i vertici dell'azienda - che tanto è stato fatto da Aca da luglio 2017 a oggi per il territorio di Chieti: sono stati spesi già oltre 2milioni e 700 mila euro per interventi manutentivi e investimenti; è in cantiere un'opera per riequilibrare il sistema idrico attraverso il collegamento di Chieti scalo a un altro serbatoio. La gestione della crisi idrica non ha colto Aca di sorpresa - chiarisce l'azienda - Gli interventi che si stanno facendo ora sono stati pianificati lo scorso anno, alla luce dell'emergenza idrica e sanitaria 2020: vale la pena ribadire che Aca ha iniziato proprio da Chieti la ricerca delle perdite idriche in modalità non distruttiva, avviando la manutenzione preventiva, oltre a quella ordinaria; inoltre Aca ha avviato i lavori a Bussi per prelevare più acqua dal Giardino, e sta acquistando risorsa dal Ruzzo per permettere di avere più acqua per il territorio".

"Quella di Aca - aggiunge - è una gestione tecnica attenta, ben lontana dall'impreparazione che la parte polemica della politica vorrebbe rappresentare: siamo stati in grado di mettere in piedi un pronto soccorso idrico per la ricarica degli autoclavi, proprio perché era stata fatta per tempo una ricerca di autobotti per acqua potabile e una ripartizione del territorio in lotti di intervento. A tal proposito è stato ricordato quanto siano importanti e decisive le installazioni di autoclavi per permettere di fare arrivare l'acqua su tutti i piani anche su un territorio difficile come quello teatino, come previsto dalle norme tecniche e dal regolamento del Gestore e Carta dei servizi. La Regione Abruzzo ha dichiarato per il secondo anno consecutivo l'emergenza idrica con determina 413 del 9 luglio pertanto tutti i comuni, dovrebbero predisporre un'ordinanza per scoraggiare l'uso improprio della risorsa idrica potabile. In relazione a quanto pubblicato nei giorni scorsi, ovvero che le perdite idriche sono aumentate con la gestione Aca, anziché diminuire, è opportuno precisare che i due dati, del 2015 e del 2018, non sono confrontabili in quanto solo il dato 2018 è il frutto di un bilancio idrico secondo le regole Arera, che considera perdita idrica anche l'uso non autorizzato della risorsa e quindi oltre alle perdite fisiche anche le perdite amministrative. Obiettivo comune è migliorare il servizio e la percezione del servizio e sostenere la ripresa delle attività ricettive e commerciali, con una rimodulazione delle turnazioni".

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