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Carabinieri, "encomio solenne" dal capo di stato maggiore della difesa al comando teatino

Questa mattina il generale Fischione ha consegnato l'encomio alla caserma “Pasquale Infelisi” di via Madonna degli Angeli per l’opera svolta dall’arma abruzzese e molisana nel corso dell’emergenza sanitaria

Il capo di stato maggiore della difesa concede “l’encomio solenne” al comando legione carabinieri Abruzzo e Molise. Questa mattina, il generale  Adolfo Fischione,  si è recato nella caserma “Pasquale Infelisi” di via Madonna degli Angeli a Chieti, per consegnare l’encomio solenne concesso dal Capo di Stato Maggiore della Difesa al Comando Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise” per l’opera svolta dall’Arma abruzzese e molisana nel corso dell’emergenza sanitaria.

La cerimonia, nel rispetto delle misure di prevenzione tutt’ora in vigore, si è svolta “in presenza” con una piccola rappresentanza dei militari della sede guidata dal generale Carlo Cerrina ed in videoconferenza con gli altri comandi provinciali della legione.

Il generale Fischione, ha colto anche l’occasione per rivolgere a tutti i carabinieri d’Abruzzo e Molise e alle loro famiglie un sentito e caloroso augurio per le imminenti festività natalizie e di fine anno, complimentandosi per l’attività svolta ed i risultati conseguiti, sottolineando quanto sia importante la capillare presenza sul territorio dei carabinieri che, con professionalità e quel tratto di umanità verso la gente che li distingue, trasmettono quella sensazione di concreta vicinanza, specialmente in questo difficile periodo che stiamo vivendo.

Di seguito, le motivazioni per le quali è stato concesso l’encomio solenne:

“Articolazione primaria dell’organizzazione territoriale dell’arma dei carabinieri con compiti di direzione, coordinamento e controllo delle unità dipendenti, in occasione della straordinaria emergenza sanitaria che colpiva il territorio nazionale, con il sinergico e corale impegno di tutte le componenti, attuava disposizioni operative, organizzative, sanitarie e logistiche che, in aderenza alle misure di prevenzione sancite dalle autorità di governo, assicuravano la costante funzionalità dei Reparti a sostegno dei cittadini, nella salvaguardia della salute, preservando la sicurezza pubblica.

Le attività, poste in essere con generosa abnegazione, contribuivano ad esaltare il prestigio della Difesa nazionale dell’Arma dei Carabinieri, nel solco delle più alte tradizioni di concreta vicinanza alla popolazione”.

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