Le associazioni teatine restano senza sede e fermano le attività: il bando è chiuso da 6 mesi, ma la graduatoria non c'è

Le associazioni teatine sono ancora senza sede: il bando per l'assegnazione delle sedi, infatti, era stato pubblicato a luglio, con scadenza il 1° settembre. Ma, da allora, non è ancora stata resa nota la graduatoria che concede gli immobili comunali. E fra le realtà associative in cerca di una "casa" serpeggia il malcontento. 

La questione è calda, considerato che appena un anno fa, entro la fine di febbraio 2022, 27 associazioni dovettero lasciare la storica sede della ex caserma Pierantoni, a Santa Maria, dove l'Azienda per il diritto agli studi universitari realizzerà uno studentato. All'epoca, lo "sfratto" aveva sollevato non poche polemiche. La Lega aveva chiesto di lasciare più tempo per il trasferimento, considerando che i lavori sarebbero dovuti partire a giugno 2022, e la consigliera di Azione Politica Serena Pompilio aveva attaccato l'amministrazione per i ritardi sul regolamento per le concessioni e locazioni dei beni immobili del Comune (che venne poi approvato dal consiglio comunale a gennaio 2022).

Al momento, a lavori nella ex caserma fermi e 12 mesi dopo aver dovuto lasciare le storiche sedi, molte realtà associative sono state costrette a congelare le proprie attività, in attesa di una risposta dal bando, che però tarda ad arrivare. 

E la consigliera Pompilio torna alla carica: "Il Comune di Chieti sempre in ritardo. È stato bandito con scadenza 1° settembre il bando rivolto alle associazioni per l’assegnazione di locali pubblici ma ad oggi non ancora esce la graduatoria. Tanta fretta per cacciarle dalla caserma Pierantoni e, poi, tutto fermo. Come fa la vita culturale della città a vivere se non sa dove svolgere le proprie attività? Ricordo le 37 associazioni senza sede delle quali molte oggi non esistono più".

"Al Comune di Chieti - incalza - si fanno tante parole, ma di fatti se ne vedono ben pochi così come si fa spesso riferimento 'al ripristino della regolarità' senza che poi questa sussista. Alcuni sostengono di essere a conoscenza del proprio posto in graduatoria anche se questa non è ancora uscita. È evidente che l’amministrazione è in palese imbarazzo ben sapendo che i locali da mettere a disposizione sono pochi, con tante promesse fatte e tanti che evidentemente rischierebbero di rimanere scontenti all'esito della pubblicazione. Ed allora quale miglior soluzione di procrastinare i termini attendendo l'inizio della campagna elettorale regionale ormai alla porte? Intanto la città continua a languere".