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"Il bando Pnrr per le aree interne è folle": l'accusa del sindaco di Gamberale Bucci

Il primo cittadino lamenta come il bando consideri "aree interne" località "dislocate lungo le coste marine e che contano decine di migliaia di abitanti e ai quali viene data una premialità rispetto ai Comuni che invece appartengono alle Strategie delle Aree Interne

Una lettera al presidente del consiglio del Consiglio, al minstro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, al dg dell'Agenzia per la coesione territoriale e ai presidenti di Anci e Uncem, per contestare il bando Pnrr da 50 milioni per infrastrutture e servizi delle aree interne. 

A firmarla è il sindaco di Gamberale, Maurizio Bucci, che lamenta come il bando consideri "aree interne" località "dislocate lungo le coste marine e che contano decine di migliaia di abitanti e ai quali viene data una premialità rispetto ai Comuni che invece appartengono alle Strategie delle Aree Interne che in Italia (Sian) sono 72 e che ricomprendono 1.077 Comuni per circa 2.078.718 abitanti, che appunto hanno una serie di indici negativi e che avrebbero bisogno di più aiuti e che sono le vere aree interne".

"Il bando - incalza Bucci - prevede addirittura una premialità di 5 punti per chi non appartiene alla Stategia delle Aree Interne, che in parole povere significa escludere quasi sicuramente questi Comuni da una possibilità di intercettare i fondi del Pnrr per infrastrutture e servizi sociali, spacciando i fondi da assegnare come se fossero a uso esclusivo delle aree interne. Inoltre, si seguirà una sorta di ordine cronologico di assegnazione che significa ulteriore penalizzazione per i piccoli Comuni, in quanto gli stessi non hanno personale adeguato per perfezionare progetti che presentano anche una certo grado di difficoltà".

Per il sindaco di Gamberale, "non si può proseguire con l’abbandono totale di questi territori. È necessario intervenire massicciamente e francamente il bando poteva prevedere premialità per le aree interne e non penalizzazioni. A questo punto sarebbe interessante capire con chi il ministero per il Sud e per la Coesione Territoriale ha condiviso il percorso di stesura del bando, quali rappresentanze sono state interpellate e se fossero state convocate le rappresentanze delle 72 Strategie delle Aree Interne. Io credo che non sia stato fatto nulla di tutto questo e che invece qualche “burocrate” abbia partorito un bando che può essere definito folle. Non si possono mettere in competizione i piccoli Comuni attraverso i bandi del Pnrr che invece deve essere un volano economico-sociale anche per i piccoli Comuni delle aree interne".

"È facile arrivare su questi territori e apprezzarne la bellezza e le peculiarità - conclude Bucci - ma bisognerebbe capire che per rendere questi paesi ciò che sono ci sono donne uomini che ci vivono non solo per qualche weekend ma una vita intera. Il Pnrr può essere un’occasione di rilancio e sviluppo ma non attraverso bandi che addirittura sono penalizzanti come quello in scadenza il prossimo 15 maggio".

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