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Il sindaco di Lama replica: “Nessuna guerra con Calascio. Fiducia nell’operato del Tar, ricorso va avanti”

Di Renzo risponde al sindaco di Calascio dopo l’invito a ritirare il ricorso presentato al Tar dell’Aquila che ha bloccato un finanziamento di 20 milioni di euro nell’ambito del bando ministeriale per la rigenerazione dei piccoli borghi

Il sindaco di Lama dei Peligni, Tiziana Di Renzo, replica al sindaco di Calascio, Paolo Baldi, dopo l’invito, a mezzo stampa, a ritirare il ricorso presentato al Tar de L’Aquila il 25 aprile scorso. Ricorso con il quale il tribunale amministrativo ha sospeso la delibera con cui la giunta regionale individuava il Comune di Calascio destinatario di un finanziamento di 20 milioni di euro nell’ambito del bando ministeriale per la “rigenerazione dei piccoli borghi culturali, del patrimonio culturale e religioso rurale" previsto dal Pnrr. 

Di Renzo, nell’affermare di non ritenere di dover ritirare il ricorso, afferma: “Se il progetto del Comune di Calascio è stato redatto nel pieno rispetto del bando non c'è nulla da temere, il nostro ricorso non rappresenta alcuna minaccia.  Se invece, così non fosse, e qualora si rilevassero criticità tali da pregiudicare l'attribuzione del finanziamento, la responsabilità non sarebbe certo del Comune di Lama che ha sollevato il problema.  Noi abbiamo fatto la nostra parte con scrupolosa attenzione, interpretando fedelmente quanto richiesto nel bando. I timori che vive Calascio non sono certo da addebitare a noi che chiediamo semplicemente di fare chiarezza sui criteri seguiti nella scelta di attribuzione del finanziamento. È un nostro diritto e va rispettato, senza strumentalizzazione e disinformazione”.

Per il primo cittadino di Lama quella intrapresa è un’azione necessaria anche nei confronti degli altri Comuni che hanno partecipato al bando e per chiarire la modalità di valutazione dei progetti che ha visto Calascio aggiudicarsi il finanziamento “nonostante il progetto presentasse diversi vizi” asserisce.
E conclude: “Il sindaco di Calascio afferma che l’Abruzzo rischia di perdere 20 milioni di euro in caso di accoglimento del ricorso da parte del Tar. Non è così: la Regione può tenere conto della decisione del tribunale e reindirizzare il finanziamento verso Lama dei Peligni, se opportuno, come accaduto anche in altre regioni italiane. Invito il sindaco di Calascio ad avere fiducia nell’operato del Tar de L’Aquila e nella giustizia italiana, senza fare strumentalizzazioni. È importate fare chiarezza e agire con onestà intellettuale in questo momento. Qualunque sia la decisione del Tar noi saremo felici per l’Abruzzo”.

La trattazione collegiale della istanza cautelare è fissata al 25 maggio 2022.
 

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