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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Autostrade A24 e A25 all'Anas, Strada dei Parchi: "Stupore e disappunto, dal Ministero accuse infondate"

La società conferma di voler recedere dalla concessione di A24/A25 e risolvere il contenzioso con lo Stato, ma avverte: "Ci saranno pericoli per i continui cambiamenti nella gestione delle autostrade"

Stupore e disappunto da parte di Strada dei Parchi per la decisione del Consiglio di Stato che riporta la gestione delle autostrade A24 e A25 nelle mani di Anas, come aveva stabilito un decreto legge del consiglio dei ministri il 7 luglio scorso.

"Strada dei Parchi - si legge in una nota - nell’apprendere che il Consiglio di Stato, in una giornata festiva senza dibattimento e con un provvedimento che, così come riportato nel testo, non tiene minimamente conto delle ragioni oppositive presentate, ha deciso di annullare la sospensiva, deliberata per ben due volte dal Tar, degli effetti del decreto Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili recepito dal Governo con cui gli era stata unilateralmente e senza giusta causa revocata la concessione delle autostrade A24/A25, esprime stupore e disappunto per una scelta che non può che discendere da una precisa quanto incomprensibile volontà. Volontà mai esercitata in passato, nemmeno dopo i tragici eventi consumatisi su altre autostrade. Infatti, ciò che appare quantomeno anomalo è la pervicace insistenza dimostrata dal Mimse dalla presidenza del Consiglio nel perseguire un’azione che, al momento, sta solo comportando un ingente e costoso sforzo burocratico e che porterà a ingenti danni alle casse dello Stato".

SdP denuncia anche i disagi e i pericoli derivanti dai continui cambiamenti nella gestione delle autostrade.

"Nell’attesa del decisivo giudizio di merito che il Tar del Lazio esprimerà il prossimo 20 settembre, ed essendo in gioco la continuità e la sicurezza di un servizio pubblico cruciale, specie nelle settimane più calde degli esodi turistici, la vicenda poteva e doveva essere gestita diversamente, rispettando lo stato di diritto e il contratto in essere, oltre che facendo ricorso al semplice buon senso. Cioè gli stessi principi a cui si è ispirato il Tar del Lazio nel suo doppio pronunciamento" commenta ancora Strada dei Parchi ricordando di aver già comunicato ufficialmente, lo scorso 12 maggio, l’intenzione di rinunciare alla concessione perché, "nonostante la stessa fosse stata ottenuta con una delle pochissime gare secondo la normativa europea tenutesi in Italia, sono state create e pervicacemente perpetuate da parte del Concedente condizioni di insostenibilità della gestione dell’infrastruttura. Soprattutto per la mancata definizione da parte del Concedente del nuovo Piano Economico Finanziario (PEF), strumento fondamentale per rendere efficiente la gestione delle autostrade e garantirne la sicurezza antisismica come prevede la specifica normativa".

La società dichiara di voler uscire da questo contenzioso dimostrando "l’insussistenza delle accuse di 'grave inadempimento' nella manutenzione delle autostrade, mosse dal Mims ma mai dimostrate in alcuna sede. Il gruppo Toto continuerà per questo a difendere il proprio buon nome e gli interessi legittimi che rappresenta in tutte le sedi competenti, anche comunitarie, chiamandone a rispondere gli autori delle accuse infondate.

Nel doveroso rispetto del decreto del giudice monocratico del Consiglio di Stato, Diego Sabatino, che dovrà essere confermato dal collegio giudicante dello stesso Consiglio il 25 agosto, e in attesa del giudizio di merito su cui si pronuncerà il Tar del Lazio, SdP garantirà la piena e leale collaborazione ad Anas - conclude - per il subentro nella gestione di A24 e A25, tenendo in considerazione gli ulteriori sviluppi legislativi del decreto in via di approvazione alla Camera dove è previsto il preventivo parere della Corte dei Conti".

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