rotate-mobile
Mercoledì, 27 Settembre 2023
Attualità San Giovanni Teatino

Unarma sull'autopsia del giovane morto a Sambuceto: "Dalle prime informazioni l'utilizzo del taser non sarebbe stata la causa"

Il segretario generale dell'associazione sindacale carabinieri, Antonio Nicolosi, rinnova l'invito a non strumentalizzare la vicenda

"Come anticipato dalle prime indiscrezioni sull'autopsia del 35enne deceduto, dopo essere stato fermato dai carabinieri con il taser, l'utilizzo della pistola elettrica non sarebbe stata la causa della morte". Lo ha dichiarato all'agenzia LaPresse Antonio Nicolosi, segretario generale Unarma, associazione sindacale carabinieri, riferendosi alla tragica morte di Simone Di Gregorio, il giovane con problemi psichiatrici deceduto domenica scorsa a San Giovanni Teatino durante un trasporto in ambulanza. Poco prima, i carabinieri di Chieti avevano utilizzato una pistola elettronica sul giovane, che si trovava in grave stato di agitazione. Sempre secondo quanto riferisce LaPresse, il taser non sarebbe è entrato in funzione perché uno dei dardi non ha preso il giovane.

Il sostituto procuratore della Repubblica Marika Ponziani ha aperto un fascicolo d'inchiesta, si indaga per 'omicidio colposo' contro ignoti; oggi, 16 agosto, è stata eseguita l'autopsia sul corpo del 35enne. "Questa Unarma auspica che, visti i fatti, si chiuda l'eventuale indagine a carico dei nostri colleghi che hanno sempre agito nel rispetto delle regole - ha detto ancora il segretario generale Nicolosi - Soprattutto, auspichiamo che non si strumentalizzi, ancora una volta, l'accaduto per attaccare l'operato delle forze dell'ordine, nonché l'uso del taser".

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Unarma sull'autopsia del giovane morto a Sambuceto: "Dalle prime informazioni l'utilizzo del taser non sarebbe stata la causa"

ChietiToday è in caricamento