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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuovo asilo nido di via Masci affidato a un gestore privato, il Comune: "Presto il bando"

Nel piano triennale dell'amministrazione Ferrara figura anche l’apertura di una nuova struttura nel villaggio Mediterraneo e l’adeguamento del nido di via Amendola

L'amministrazione Ferrar al lavoro per porre le basi della procedura necessaria a rendere operativo il nido comunale di via Masci. Venerdì si è svolta una riunione con l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino, l’assessore al Personale Enrico Raimondi, l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti, la struttura comunale competente, la consigliera delegata ai nidi Barbara Di Roberto

Al momento l'unico asilo nido operativo è il "Riccio e la Volpe" di via Amiterno.  

“Con l’attivazione di un solo nido l’amministrazione non riesce a soddisfare le centinaia di richieste dell’utenza – dice l’assessore Giammarino – A fronte di circa 200 domande, oggi con l’unico nido aperto riusciamo ad accogliere una quarantina di bambini e le famiglie sono costrette a migrare. La nostra intenzione, manifestata dal sindaco Diego Ferrara non appena si è insediato e messa nero su bianco anche sul programma di mandato, è quella di aprire nuovi nidi, allargando da subito le iscrizioni, rendendo fruibili le strutture che possono essere utilizzate allo scopo. Com’è noto, l’Ente non è in condizione di gestire direttamente i suoi nidi, per carenze di personale e per la situazione economico finanziaria, ma troviamo non solo antieconomico, bensì assurdo tenerli chiusi, com’è stato deciso nel 2018, con il rischio che spazi riqualificati e pronti per ospitare i bambini, invecchino prima del tempo".

Da qui l’esigenza di "fissare tutti gli standard qualitativi e quantitativi, stabilire una Carta dei servizi e procedere con l’affidamento in concessione della struttura di via Masci, che è riqualificata, completata anche degli arredi, con tutte le carte in regola per aprire. L’unico modo per aprire in breve tempo è quello di ricorrere all’affido in concessione che non è altro che una variante della gestione diretta, individuando cioè con un bando pubblico, a cui gli uffici stanno già lavorando, un soggetto gestore. Questo modello ci consente però di avere una funzione di controllo e verifica sul concessionario, affinché si attenga a quanto stabilito nel contratto di servizio che firmerà con la concessione, nella relativa Carta dei servizi e nel progetto pedagogico che saranno fissati dal Comune a tutela dei bambini e della qualità del servizio".

Nel piano triennale figura l’apertura di una nuova struttura nel villaggio Mediterraneo e l’adeguamento del nido di via Amendola, "a cui - dice l'assessore - vogliamo adempiere attingendo ai fondi governativi per l’edilizia scolastica per cui abbiamo fatto domanda, in modo da procedere anche all’accreditamento per l’erogazione di ulteriori risorse secondo i parametri richiesti dalla Regione. Resta il nido di piazza Carafa, che è nuovo, manca solo degli arredi ma si trova in un’area di cantiere. Per settembre faremo di tutto per ampliare le iscrizioni. L’alternativa è lasciare Chieti sprovvista di un servizio sensibile e importante, com’è accaduto in questi due anni ed è un’ipotesi per noi impraticabile”.

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