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L'Arta sperimenta la app “Nose” per conoscere tipo e pericolosità dei miasmi avvertiti

i cittadini abruzzesi potranno segnalare in tempo reale, in modalità anonima, gratuita e georeferenziata, i miasmi avvertiti sul territorio

Un'app per conoscere tipo e pericolosità dei miasmi avvertiti sul territorio: a lanciarla è l'Arta Abruzzo che sperimenterà “Nose”.

Tramite l’applicazione i cittadini potranno segnalare in tempo reale, in modalità anonima, gratuita e georeferenziata, i miasmi avvertiti. Scaricando l’app, si potranno selezionare tre campi: il tipo di odore percepito, l’intensità del miasma e l’eventuale tipologia di malessere avvertito. L’agenzia, in tal modo, potrà processare tutte le informazioni e realizzare una rete di monitoraggio su tutto il territorio regionale che permetterà di individuare la sorgente emissiva ed analizzare l’eventuale nocività delle molestie olfattive.

L’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente ha stipulato un protocollo d'intesa con Arpa Sicilia, Agenzia all’avanguardia in Europa nelle attività di campionamento delle emissioni odorigene siglato dal direttore generale Vincenzo Infantino e dal suo omologo abruzzese, Maurizio Dionisio,  che prevede il trasferimento di conoscenze e metodologie operative finalizzate ad individuare e caratterizzare i miasmi, le relative concentrazioni e l’eventuale pericolosità.

“Si tratta di un’applicazione all’avanguardia – afferma il direttore generale Arta, Maurizio Dionisio – che rivoluzionerà il rapporto tra l’Agenzia ambientale ed il cittadino, mutando la percezione dello stesso nei confronti delle funzioni di Arta: non più mero strumento di controllo, ma ente che risponde con efficacia e in tempo reale alle legittime istanze del cittadino”.

L’applicazione, che in Sicilia è attiva dal 2019 e che nella sola area di Siracusa è stata scaricata da oltre 6 mila persone, in quasi due anni ha registrato centinaia di migliaia di segnalazioni e permetterà di raccogliere un’enorme mole di dati sulla base delle informazioni inviate dai cittadini.

“La volontà di Arta – spiega il direttore tecnico dell’Agenzia, Massimo Giusti - è quella di attuare una prima fase sperimentale nei comprensori della nostra regione particolarmente critici per quanto concerne i miasmi percepiti dai cittadini. Questa applicazione  che usa una tecnologia progressive web-app accessibile tramite browser, innescherà automaticamente i campionatori che l’Agenzia posizionerà nei punti nevralgici individuati sulla scorta dei dati acquisiti. Si tratta del primo modello di citizen science sperimentato in Abruzzo – conclude – a difesa del territorio e dei cittadini che lo abitano”.


 

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