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Ampliamento deposito rifiuti, l'attacco della minoranza: "Il sindaco dice no, ma gli uffici comunali sono favorevoli"

Il consigliere Costa (Forza Chieti) si scaglia contro il progetto della Deco trattato due giorni fa in conferenza dei servizi e che presto passerà al vaglio del consiglio comunale

"Il sindaco di Chieti Diego Ferrara è come Giano Bifronte sulla realizzazione dell'impianto di recupero rifiuti in contrada Casoni". È l'accusa che arriva dai consiglieri comunali di minoranza Maurizio Costa (Forza Chieti), Bruno Di Iorio (Di Iorio sindaco) e Giampiero Riccardo (Chieti Viva), dopo la conferenza dei servizi di martedì sul progetto per ampliare il deposito dei rifiuti. 

Ieri, Ferrara e i suoi si erano detti contrari al progetto, spiegando: "Le rassicurazioni della ditta non ci convincono". Ma oggi i tre esponenti del polo Di Iorio attaccano: "L’amministrazione ribadisce il suo no, mentre i tecnici comunali si rendono favorevoli al progetto. Il dirigente comunale, impegnato a partecipare a una apposita conferenza dei servizi convocata per il giorno 9 novembre in Regione a Pescara, dichiarava che tutti i dubbi dell’amministrazione sulla proposta di Deco 'sono stati rimossi', ribadendo altresì che il parere del Comune non può che essere condizionato alla presa d’atto dell’eliminazione della scarpata morfologica per la quale si 'impegna' a presentare la delibera 'già predisposta' per la prossima seduta del consiglio comunale".

Nel verbale della conferenza dei servizi, si fa riferimento alle controdeduzioni inviate dalla Deco, società che ha presentato il progetto, al Comune di Chieti, dopo il parere negativo dell'ente. Nel corso della seduta, i rappresentanti dell'ente sollecitano la necessità di scongiurare qualsiasi situazione di pericolo o rischio per i cittadini. Ma, alla fine della discussione, considerano rimossi i dubbi manifestati inizialmente con il parere negativo, pur nel rispetto di determinate condizioni e, in particolare, che l'intervento non comporti, neanche in futuro, l'aumento della potenzialità autorizzata per i trattamenti. Dunque, gli uffici competenti si impegnano a presentare la delibera già predisposta per la prossima seduta del consiglio comunale. 

"Vuol dire - tuona Costa - che il Comune di Chieti, leggasi la maggioranza capitanata da Ferrara, si appresta a portare all’esame del consiglio un provvedimento che di fatto rappresenta il via libera all’ampliamento dell’impianto TMB di Casoni, che consiste nella realizzazione di un piazzale di deposito destinato alla messa in riserva di CSS (Combustibile solido secondario) in balle a servizio dell’impianto stesso con conseguente aumento dei disagi ambientali e viari a carico della popolazione. Non bisogna dimenticare - incalza - che a settembre il 65% di Deco è stato acquisito da Acea che, come si legge in una nota ufficiale, 'consente ad Acea di consolidare ulteriormente la presenza, già rilevante, nel centro Italia, con la volontà di contribuire sul territorio allo sviluppo di infrastrutture nel trattamento dei rifiuti'".

"Chieti - incalza Costa - rischia seriamente di diventare il deposito dei rifiuti di Roma? Inoltre, esistono concrete preoccupazioni relative alla sicurezza dell’impianto a seguito di un eventuale intervento di ampliamento. Perplessità avanzate dagli stessi rappresentanti del Comune del resto, che chiedevano tutte le misure al fine di 'scongiurare qualsivoglia situazione di pericolo e/o rischio per i cittadini'. Preoccupazioni che però sono magicamente svanite a seguito di una nota di Deco datata 8 novembre, il giorno prima della Conferenza dei Servizi". 

Il consigliere di Forza Chieti, insieme ai colleghi di coalizione, assicura che darà battaglia "in consiglio comunale e in tutte le sedi opportune  per scongiurare questo ampliamento".  

Alla seduta in Regione erano presenti anche la presidente del Wwf Nicoletta Di Francesco e l'avvocato dell'associazione Francesco Paolo Febbo, che presenteranno una memoria scritta. 

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