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"La Asl ha abbandonato le zone disagiate": la Cgil Fp contro le ambulanze senza medico a bordo

Per il sindacato, così si penalizzano ancora di più le aree interne, favorendone lo spopolamento

"Le zone disagiate sono sempre più abbandonate dalla Asl". È la denuncia della Cgil Fp, che raccoglie la lamentela dei sindaci del Sangro-Aventino in merito alla decisione della Asl di privare del medico a bordo le ambulanze di stanza a Torricella Peligna e Lama dei Peligni.

"Il diritto alla salute - dice il sindacato - è costituzionalmente riconosciuto a tutti i cittadini, non si può continuare a penalizzare le aree interne favorendone lo spopolamento. Abbiamo sempre criticato l’estemporaneità con cui agisce la Asl, ma questa direzione generale ha colpe ancora maggiori - accusa la Cgil Fp - perché nel tempo dell’emergenza Covid, invece di organizzare la medicina territoriale e le case della salute che, oltre a dare un servizio finalmente efficiente a tutta la popolazione, darebbe un grande contributo per tracciare e trattare i contagiati Covid, non trova di meglio che tagliare a chi ha già poco".

Il sindacato punta il dito contro il direttore generale dell'azienda sanitaria, Thomas Schael che, contesta, più di un anno fa, al momento del suo insediamento, dichiarò che "entro tre mesi avrebbe approvato il suo atto aziendale, avrebbe concluso il concorso infermieri entro marzo 2020, si sarebbe occupato personalmente del laboratorio analisi dell'ospedale dii Chieti riconoscendo che occupa spazi non a norma".

"Nulla di tutto questo è stato realizzato - conclude la Cgil Fp - però ha trovato il tempo e il modo di privare un territorio, già penalizzato, del medico a bordo delle ambulanze".

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