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Sabato, 2 Dicembre 2023
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L'opera digitale del teatino Alessandro D'Aquila esposta a Times Square: "Cito Shakespeare come monito al consumismo" [FOTO]

Per una settimana a New York l'Nft dell'artista originario di Chieti, che aveva già esposto nella Grande Mela l'anno scorso, ma usa per la prima volta la lingua inglese: "Il verso dell'Amleto ci chiede se siamo, se esistiamo davvero o no, se siamo vivi o meno", spiega

La sua arte era già arrivata nella Grande Mela l'anno scorso, ma ora, per la prima volta, l'artista teatino Alessandro D'Aquila ha esposto una sua tavola ottometrica poetica in lingua inglese in uno dei luoghi più frequentati al mondo, Times Square. 

Da lunedì scorso, fino a domenica 21 maggio, infatti, tra i cartelloni animati dell'incrocio più famoso di New York, c'era anche l'Nft firmato da D'Aquila. Nft è l'acronimo per la locuzione inglese Non fungible tolken, che indica più semplicemente un'opera digitale. E quella del teatino classe 1989 è arrivata oltreoceano con Art Innovation Gallery, galleria che porta gli Nft in giro per il mondo. 

La tavola ottometrica  usata nell'ottica è un tema ricorrente nell'arte di Alessandro D'Aquila, che la "decompone" con linguaggio braille, altro tratto caratterizzante la sua opera.

"Per la prima volta - spiega - ho usato la lingua inglese, il verso dell'Amleto 'To be or not to be' (noto in lingua italiana con 'Essere o non essere', ndc). La poesia di Shakespeare ci chiede se siamo, se esistiamo davvero o no, se siamo vivi o meno. Portare questa opera a Times Square, centro del consumismo, significa chiedersi se effettivamente quello per cui viviamo conta davvero o è solo effimero". 

"L'Nft - aggiunge l'artista - è legato alla proprietà del pezzo 1 di 9, disponibile su Super Rare, la piattaforma Nft più famosa al mondo, mentre gli altri pezzi sono solamente fisici: questo è un modo per legare l'arte digitale a quella fisica. Per me, infatti, l'arte digitale in questo caso completa l'opera: intorno all'Nft, infatti, ci sono dei teschi, che danno una sorta di ambientazione all'opera. Il mondo digitale, quindi, completa il mondo fisico".

L'opera del teatino Alessandro D'Aquila a New York

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