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Da Guardiagrele alla frontiera per portare cibo e beni di prima necessità all’Ucraina: il viaggio di Graziano Benedetto

L’avvocato guardiese che lavora a Kiev è partito in macchina con la moglie diretto verso la frontiera tra l'Ungheria e l'Ucraina: “Chiederò all'ambasciatore ucraino a Roma un pezzo di carta per entrare e uscire liberamente alla dogana”

Era rientrato a Guardiagrele la settimana scorsa Graziano Benedetto, l'avvocato abruzzese dell'ambasciata italiana in Ucraina che da sette anni vive a Poltava, in Ucraina, con la moglie. Oggi è ripartito da Guardiagrele per dare aiuto alla popolazione che fugge dalla guerra.

Dopo aver radunato beni di prima necessità e generi alimentari in macchina, questa mattina è partito diretto alla frontiera con l'Ungheria. Iil suo piano: lascerà l'auto in Ungheria, per poi attraversare a piedi la frontiera e aiutare chi sta aspettando da giorni di poter lasciare l'Ucraina.

"Impotente di fronte a certe situazioni e non potendo partecipare a operazioni belliche - ha raccontato Benedetto all'Adnkronos prima di partire - sentivo comunque di dover dare una mano, nel mio piccolo, a questa povera gente. Chiederò all'ambasciatore ucraino a Roma un pezzo di carta per entrare e uscire liberamente alla dogana, così da lasciare la macchina e portare più facilmente le derrate alimentari a chi è in fila e cerca di mettersi in salvo". 

Benedetto vive in Ucraina dal 2015, avvocato di riferimento dell'ambasciata italiana in Ucraina e assistente alla corte penale internazionale per l'Ucraina, ha uno studio a Kiev e uno a Guardiagrele ed è anche direttore generale di Confindustria Italia a Kiev.

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