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A La vita in diretta il 15enne aggredito da un animale selvatico a Vasto: "Era grande e molto secco"

All'inviata della trasmissione di RaiUno il ragazzo ha raccontato l'episodio dello scorso sabato in spiaggia, mentre con un gruppo di amici era sdraiato sui lettini di uno stabilimento

Sabato scorso, sul lungomare di Vasto marina, un ragazzo di 15 anni sarebbe stato aggredito da un lupo mentre si trovava, insieme a un gruppo di ragazzini, sui lettini di uno stabilimento. Con questo ennesimo episodio Vasto torna alla ribalta delle cronache nazionali.

La trasmissione “La vita in diretta”, nella puntata andata in onda ieri su RaiUno, è tornata ad occuparsi delle aggressioni da parte di animali selvatici. L'ultimo caso in ordine di tempo è quello di un 15enne, aggredito in spiaggia.

Si tratterebbe dello stesso esemplare che avrebbe già aggredito due bambini e una ragazza un mese fa. Il 15enne fortunatamente è riuscito a divincolarsi grazie anche all’aiuto dei coetanei, che hanno tirato le sdraio contro l'animale, e non ha riportato ferite gravi. In corso le indagini per capire se si tratta di un cane selvaggio o di un vero e proprio lupo.

Ospite dell'inviata di Alberto Matano, il 15enne ha raccontato l'incontro ravvicinato con l'animale. “È durato un secondo, mi ha morso a sorpresa e poi si è staccato. Ho avuto paura – dice il ragazzo mostrando il segno del dente sulla gamba - Ho visto che era grande, grigio, molto secco, mi fissava. La prima reazione è stata di tirargli un calcio, l'animale ha indrietreggiato, poi voleva attaccarmi di nuovo ma gli ho tirato una sdraio. Un mese fa ero presente quando sono stati aggrediti i due bambini, ma era un altro animale: questo è più grande e secco”.

Il veterinario in studio esclude che si tratti di un lupo: “Non è un atteggiamento da lupo, che si muove sempre in branco e sta lontano dalle persone. Né si può capire dal morso se si tratti di cane o lupo. È un cane randagio solitario”. 

Intanto ieri si è tenuta una riunione urgente e straordinaria con i rappresentanti del Comune, del Parco della Maiella, dell’Ispra, della Asl, dei carabinieri, della polizia municipale e della Protezione civile. Il primo obiettivo è capire la natura del canide, per questo si stanno controllando eventuali escrementi trovati nei luoghi in cui l’animale è stato avvistato. La riunione è stata aggiornata al 13 giugno.

L'animale selvatico ripreso in spiaggia

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