"L'aeroporto d'Abruzzo subisce la decisione di Ryanair": Catone (Saga) sul taglio dei voli ma D'Alfonso è critico
Il presidente della società che gestisce lo scalo abruzzese interviene dopo gli ultimi tagli delle rotte. L'ex presidente della giunta regionale critica la giunta di centrodestra
"L'Abruzzo subisce una decisione italiana di Ryanair e di conseguenza ci siamo anche noi". Lo dice all'Ansa Vittorio Catone, presidente della Saga, società di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo, nel fare il punto sulla situazione dello scalo.
"Salta Torino, e dispiace perché è una rotta che avevamo costruito a fatica, ma c'è Catania e questo è un segnale positivo.
Abbiamo chiuso due bilanci in positivo nonostante la contribuzione regionale si sia ridotta. I numeri dei passeggeri sono stratosferici. Ovviamente c'è ancora tanto da fare, a livello operativo e infrastrutturale, ma gli attacchi che il nostro scalo sta subendo sono ingiusti".
Sulla questione legata a Ryanair, Catone spiega che "l'incentivazione è legata al numero dei voli e dei passeggeri: facendo meno voli, di fatto - spiega - l'incentivazione si riduce, proprio in virtù di quanto stabilito nel contratto, che non prevede una cifra chiusa, ma variabile in base al numero di collegamenti e al raggiungimento di determinati obiettivi.
Se l'obiettivo sono i volumi di traffico il principale vettore è Ryanair. Se invece le logiche sono altre, come ad esempio la connettività, si potrebbero fare altre scelte. Noi abbiamo destinato tutte le nostre risorse in quella direzione, perché Ryanair è l'unico vettore che può soddisfare i nostri obiettivi. Vedo improbabile la stessa quantità di voli con altre compagnie".
Secondo il presidente di Saga "possiamo raggiungere altri obiettivi importanti", sottolineando che "è fondamentale non invertire la rotta intrapresa". Non nega che gli incidenti di percorso ci sono stati e "ci sono sempre. Stiamo lavorando costantemente per trovare soluzioni. Lo stop al collegamento Ita per Milano Linate - afferma - dal punto di vista della connettività è un danno, ma bisogna anche considerare la realtà e il mercato, che non sono dalla nostra parte. Abbiamo davanti ancora sei mesi di lavoro - dice - Lasceremo la prossima stagione Summer impostata, così come tutti i cantieri del Masterplan, compresa la pista. Andiamo nella direzione indicata dalla proprietà ,che vuole la crescita dal punto di vista commerciale, cioè intercettare turisti. La logica che ci è stato chiesto di seguire - conclude Catone - è quella di puntare sull'incoming".
Critico il deputato del Partito Democratico ed ex presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso. "Catone - spiega D'Alfonso - conferma che la Regione targata Marsilio si disinteressa dello scalo pescarese, e non è un caso se nel 2022 solo Cuneo, Forlì, Rimini e Treviso hanno ricevuto meno fondi regionali dell’aeroporto d’Abruzzo (appena 2 milioni); come se non bastasse, quest’anno la cifra si è ulteriormente abbassata (881.339 euro).
Quando dice che 'la realtà e il mercato non sono dalla nostra parte' manifesta un’esplicita ammissione di impotenza, peggiorata dal fatto che l’aeroporto d’Abruzzo attende la nomina di un direttore generale da 14 mesi, ed è ovvio che questa circostanza non depone a favore del buon nome dell’infrastruttura e della Regione che ne è l’azionista praticamente unico (a proposito, ci piacerebbe vedere i nomi di coloro che non sono stati ritenuti idonei nel primo bando.
Suggerisco nuovamente di fare a estrazione, scegliendo in anticipo il nome del fortunato. Infine, il Masterplan varato nel 2017 dalla giunta regionale che ho presieduto attende ancora di vedere germogliare i suoi frutti. Sono passati 6 anni e le risorse sono disponibili: cosa si sta aspettando? Sarà interessante vedere se e come reagiranno i cantori di peana della giunta regionale in scadenza. Smentiranno le parole del presidente di Saga da loro stessi nominato? Diranno che ha avuto una svolta alcolica? O finalmente capiranno che devono smettere di baloccarsi tra distrazione e disinteresse?".