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Acqua, utenze pubbliche abusive a Chieti: botta e risposta tra il sindaco e Marcozzi

È scontro tra la presidente della Commissione di inchiesta sull’emergenza idrica in Consiglio regionale e il sindaco sulla questione delle utenze pubbliche abusive

È scontro a Chieti tra la presidente della Commissione di inchiesta sull’emergenza idrica in Consiglio regionale, Sara Marcozzi e il sindaco Diego Ferrara sulla questione delle 134 utenze pubbliche abusive, non censite e non fatturate.

Il sindaco di Chieti ha inviato una lettera a Marcozzi ricordando che "subito dopo l’elezione - scrive il sindaco - ho personalmente chiesto ai settori comunali interessati una fotografia dello stato dell’arte anche in merito ai nostri rapporti con Aca, spettanze comprese. Com’è noto il servizio idrico è passato alla Spa nel 2017, di conseguenza, essendo sicuramente problematico tale trasferimento per un Ente che aveva un suo acquedotto fino ad allora, era indispensabile capire cosa fosse stato fatto e cosa rimanesse da fare.  A seguito della relazione degli uffici abbiamo preso atto che c’era un contenzioso milionario da evitare all’Ente, già in situazione di predissesto, su cui nessuno aveva operato, cosa avvenuta grazie a un accordo transattivo che abbiamo siglato noi in aprile e abbiamo portato in Consiglio Comunale in data 28 aprile 2022 per l’approvazione poi avvenuta (che troverà allegata alla presente). Fra i passaggi previsti nell’accordo c’era anche la regolarizzazione dei consumi idrici afferenti alle utenze del Comune di Chieti dalla data di consegna delle reti al 2020, in modo da poter chiudere quelli non più attivi e regolarizzare tutte le situazioni sospese, con la richiesta ad Aca di agire di conseguenza". 

"Infatti, in data 8 agosto, abbiamo ricevuto da Aca la lettera recante il censimento delle utenze idriche relative al Comune di Chieti. Sicuramente - conclude Ferrara - non c’è inerzia da parte nostra, né questo Ente avallerebbe mai una situazione di illegalità o di abuso, come Le avremmo rappresentato se solo ce lo avesse chiesto prima di denunciare ai media una situazione che nella realtà è molto diversa da come l’abbiamo vista rappresentata a mezzo stampa".

Non si è fatta attendere la replica di Sara Macozzi: “Quindi ricapitolando - dice Marcozzi - Aca dichiara in audizione in Commissione di inchiesta che il Comune di Chieti ha 134 utenze pubbliche abusive (alcune prive di contatore, altre con contatore ma non fatturate). Il sindaco Ferrara oggi ci conferma che le utenze in questione sono 117. E chi 'sbaglia' - secondo il sindaco - sarebbe la sottoscritta che ne ha dato notizia agli abruzzesi. È incredibile!”

La presidente della Commissione di inchiesta sull’emergenza idrica in consiglio regionale poi prosegue: “mi spiace che il sindaco Ferrara - continua la presidente della Commissione - prenda sul personale una questione di dati oggettivi la cui responsabilità nessuno in alcuna sede ha dichiarato essere riconducibile alla sua amministrazione, e di certo le motivazioni che oggi adduce sulla stampa non possono rappresentare una valida giustificazione per la situazione attuale. Il fatto, come dice il sindaco, che dette utenze non siano mai state contabilizzate 'perché fino al 2017 il Comune ha gestito in proprio il servizio idrico e per questo, in alcuni casi, non ha ritenuto neanche di dover allacciare i contatori' la dice lunga sulla sensibilità all’utilizzo accorto delle risorse idriche.

Non censire le utenze non comporta solo il 'non pagare le bollette' - che il Comune, dice il sindaco, decideva di non emettere a sé stesso - prosegue Maroczzi - vuol dire anche non misurare i consumi reali e, di conseguenza, non essere in grado di avere un dato certo sulle dispersioni fisiche di acqua lungo la rete. Circostanza che, tra l’altro, stando all’ultimo report Istat, ha fatto conquistare alla città di Chieti la maglia nera in Italia per dispersioni fino al 70%. E non ci abbiamo fatto una bella figura. Per cui confermo quanto detto in precedenza: non censire le utenze è fatto gravissimo. Questa sciatteria perpetrata per anni unitamente alla mancata manutenzione ordinaria e straordinaria sulle reti da parte del Comune - non dell’amministrazione Ferrara - ha di certo contribuito ai numerosi disagi che i cittadini di Chieti ancora oggi sono costretti a subire. Disagi ai quali si spera di riuscire a mettere fine grazie agli interventi finanziati dal Pnrr sui quali la Commissione che mi onoro di presiedere ha acceso un faro e sta vigilando".

“Ciò premesso, faccio presente al sindaco Ferrara che, come lui, anche io siedo nelle istituzioni e devo rendere conto del mio operato ai cittadini. Ragion per cui nell’ultima seduta di commissione, come avvenuto per tutte le precedenti sedute, mi sono limitata a riportare agli abruzzesi quanto emerso dalle audizioni. Ho letto, inoltre, della richiesta di audizione inviatami (alla quale ho già risposto) a cui non mancherò di dare seguito, ricordando che la sottoscritta, già diverse settimane fa ha inviato comunicazione ad Anci, con preghiera di inoltro a tutti i sindaci abruzzesi, recante l’invito a inviare alla Presidenza della Commissione osservazioni, segnalazioni e/o richieste di audizione in commissione. Oltre ad aver già in calendario le audizioni dei sindaci dei capoluoghi di provincia”.

“Sapevo - conclude Marcozzi - che l’istituzione di una commissione di inchiesta che facesse luce sulla gestione dell’acqua nella nostra regione avrebbe urtato molte sensibilità ed ero consapevole sin dall’inizio che mi sarei scontrata con molte resistenze. Nessun problema, continueremo a lavorare per i cittadini abruzzesi, per garantire loro il miglior servizio idrico possibile e per eliminare ogni disagio esistente. Per far ciò, approfitto per ricordare l’indirizzo e-mail al quale comitati, associazioni e gruppi di cittadini possono scrivermi direttamente per segnalare disagi e per richiedere di essere auditi: presidentecommissione.emergenzaidrica@crabruzzo.it”.

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