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“La storia siamo noi”: gli Achilliani lanciano la candidatura a Chieti capitale della cultura 2028

Al foyer del teatro Marrucino si pensa in grande: l’associazione presieduta da Maurizio Formichetti ha illustrato il progetto aperto “La storia siamo noi e la leggenda anche”, nato per contribuire a promuovere sempre di più il turismo culturale nella città di Chieti

Gli Achilliani si presentano e lanciano la candidatura a Chieti capitale della cultura 2028.

Ieri mattina al foyer del teatro Marrucino l’associazione presieduta da Maurizio Formichetti ha illustrato il progetto aperto “La storia siamo noi e la leggenda anche”, nato per contribuire a promuovere sempre di più il turismo culturale nella città di Chieti.

Presenti anche il sindaco di Chieti Diego Ferrara e il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare, il vicepresidente degli Achilliani Adriano Ciccarone, Paolo Roccioletti del cda del Marrucino, il giornalista Mario D’Alessandro, il cofondatore Ugo Iezzi.

L’obiettivo più ambizioso è dunque quello di promuovere Chieti capitale italiana della cultura per il 2028, anno in cui ricade la ricorrenza dei 300 anni dalla nascita dell’economista Ferdinando Galiani, il che, a detta dei soci, potrebbe consentire anche la creazione di una sinergia fra la città e Napoli.

"La nostra è un’associazione largamente partecipativa – ha spiegato il presidente degli ‘Achilliani’ Maurizio Formichetti - che nasce dalla sensibilità di Ugo Iezzi, e di altri amici da sempre attenti alle tematiche della teatinità, alla vocazione culturale e turistica di una città che ahimè è da anni in sofferenza sotto tutti i punti di vista. L’auspicio è che le nostre proposte di rilancio e tutela degli interessi di Chieti possano trovare la necessaria sponda nelle tante associazioni impegnate nel superiore bene cittadino e nella indispensabile unità di intenti con l’amministrazione comunale chiamata a conferire esecutività a progetti e suggerimenti”.

“Stiamo cercando di valorizzare cittadini e associazioni che devono essere sentinelle della città” le parole del sindaco Ferrara che ha rammentato come l’azione amministrativa della municipalità teatina non possa prescindere da difficoltà e limiti gestionali originati nel 2011 dalle misure adottate dal Governo Monti, ovvero il taglio del trasferimento dei fondi di solidarietà ai Comuni.

“È arrivato il momento di chiedere ammenda se spesso il dibattito politico ristagna sulle scelte di chi ci ha preceduto – ha aggiunto - magari tra qualche anno capiterà anche per me ed è tempo di interrompere questo cliché, ciò detto dobbiamo mettere mani al disavanzo del Comune senza però paralizzarci, certo, ci sono Città anche più fortunate che in ragione di circuiti produttivi e industriali​ hanno goduto, pur nella crisi generale, di opportunità addirittura maggiori rispetto a quelle degli anni del boom economico, noi dobbiamo però guardare alla nostra realtà e cercare di essere vicini a chi come gli ‘Achilliani’ lavorano disinteressatamente per il futuro di Chieti".

Per i partecipanti è arrivato il momento di “superare steccati, barriere e parrocchie per conferire il necessario apporto programmatico ed operativo a progetti di qualità come quelli lanciati dagli Achilliani e in particolare alle iniziative da porre in essere nei prossimi cinque anni per Chieti Capitale italiana della Cultura”. Fra i piani degli Achilliani c’è anche un possibile gemellaggio mitologico con Ftia, la città della Tessaglia che secondo la leggenda diede origini al re Peleo, padre dell’eroe greco Achille.

Per l’associazione lo scultore Tonino Santeusanio  ha realizzato una targa in pietra bianca della Maiella e l’artista Giancarlo Pancella che ha disegnato il logo del progetto “La storia siamo noi e la leggenda anche”.

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