rotate-mobile
Attualità

L'Abruzzo non uscirà dalla zona rossa il 4 dicembre: manca solo l'ufficialità

Il presidente Marsilio ha spiegato che non prorogherà l'ordinanza, ma resta comunque in vigore il Dpcm, che prolunga le restrizioni fino al 10

Manca solo l'ufficialità del ministro della Salute Roberto Speranza, ma ormai è certo: l'Abruzzo non uscirà dalla zona rossa venerdì 4 dicembre. Resteranno valide, dunque, le rigide restrizioni attualmente in vigore

Questa mattina, in conferenza stampa, il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha chiarito la sua posizione: "La mia ordinanza scade il 3 dicembre e non la rinnoverò. Fosse per me, dal 4 saremmo in zona arancione, ma questa è una decisione che spetta al ministro che deciderà dopo aver valutato i nuovi numeri sui casi di positività che invieremo tra oggi e domani. Da Dpcm la permanenza nella zona rossa ha una durata di almeno 14 giorni ma si basa su dati vecchi. Io non sono nella possibilità di adottare provvedimenti meno restrittivi rispetto a quelli decisi dal ministro. Non staremo a fare guerre per qualche giorno in più di zona rossa". 

In base alle regole del Dpcm, l'Abruzzo dovrebbe essere zona rossa fino al 10 dicembre, ma il governatore Marsilio mira a riuscire ad anticipare di qualche giorno, riuscendo così a consentire agli esercizi commerciali di riaprire per il ponte dell'Immacolata. 

Proprio per questo, il presidente della giunta regionale oggi ha scritto a Speranza chiedendo, insieme alle altre Regioni, un percorso procedurale più semplice per il passaggio tra le diverse zone. Infatti, tutte le Regioni dichiarate zona rossa (l'Abruzzo è stata ultima a livello cronologico) hanno avuto lo stesso problema: venerdì si riunirà la cabina di regia dopo la quale il ministro Speranza farà il decreto con decorrenza dal lunedì successivo.

La verifica avviene su dati della settimana precedente inviati fino al martedì o mercoledì. Questo comporta che le misure applicate si basano su dati vecchi di quasi una settimana. Inoltre, nel caso di aumento dei contagi, le misure restrittive entrano in vigore nel giro di 48 ore, mentre in caso di miglioramento, come accaduto per l'Abruzzo, non accade.

"Chiedo - ha aggiunto Marsilio - che si tenga conto dei dati reali. Alla fine rischiamo di scontare le misure da zona rossa con dati di un mese fa. Quando è servito ci siamo mossi in anticipo per la zona rossa, adesso sto chiedendo a Speranza di accelerare i tempi basandosi sui dati reali, evitando la lettura burocratica che ci porterebbe a restare zona rossa fino al 10 dicembre e saremmo l'unica regione in Italia. Spero che Speranza, che è un ministro con il quale parlo sempre, possa accogliere questa lettura della realtà anche perché faremo più del minimo necessario che è di 14 giorni di permanenza in zona rossa".

Poi Marsilio ha snocciolato i dati relativi ai contagi e ai ricoveri in questo periodo di zona, rossa indicando come i casi positivi giornalieri siano passati da una media di 682 a 514 e il numero di ospedalizzati per 1.000 abitanti è di 0,59 inferiore alla media nazionale, che è di 0,61. Il numero di ricoveri invece cresce lentamente: 30 i pazienti in più nell'ultima settimana, rispetto agli 86 di quella precedente. L'Abruzzo è a meta classifica per l'occupazione delle terapie intensive con il 40%, ma è zona rossa, al contrario di altre regioni messe peggio.

L'indice di contagio Rt è pari a 1,11 in Abruzzo. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Abruzzo non uscirà dalla zona rossa il 4 dicembre: manca solo l'ufficialità

ChietiToday è in caricamento