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La polizia postale incontra gli studenti: "Raddoppiati i casi di revenge porn tra le giovani"

Un incontro confronto sul tema del revenge porn e sexting quello della polizia postale nelle scuole della provincia in occasione della giornata contro la violenza sulle donne

In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, la polizia postale ha incontrato gli studenti delle scuole primarie e secondarie della provincia di Chieti organizzando un workshop sul tema della violenza online. Al centro del dibattito con gli specialisti della polizia postale, il dialogo intergenerazionale sui temi del digitale, per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online con consapevolezza, nel rispetto degli uni con gli altri, senza correre il rischio di essere autori o vittime di revenge porn, sexting e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.

Preoccupano i dati. “L'avvento della pandemia – si legge in una nota diffusa dalla polizia teatina - ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell'uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci. L'attenzione di genitori e insegnanti deve rimanere molto alta anche sui bambini più piccoli che, obbligati negli ultimi anni dalla pandemia ad approcciare sempre più precocemente il web, rimangono i più fragili ed esposti al rischio online”.

Lo scorso anno la polizia postale e delle comunicazioni ha trattato 203 casi di stalking perpetrato anche attraverso l'uso della rete, contro i 151 dell'anno 2020, con un incremento pari al 34 %. . Su 203 casi trattati nel 2021, che hanno portato ad indagare 76 persone, il 75% delle vittime sono state donne (137 adulte e 15 minorenni). Su 115 casi trattati dal l gennaio 2020 al 30 settembre 2022, che hanno portato ad indagare 48 persone, il 64% delle vittime sono state donne (64 adulte e 10 minorenni). Per quanto concerne il reato di molestie perpetrato attraverso l'uso della rete lo scorso anno sono stati trattati 706 casi contro i 532 dell'anno 2020, con un incremento pari al 33%. Su 706 casi trattati nel 2021, che hanno portato ad indagare 112 persone, il 65% delle vittime sono state donne (415 adulte e 44 minorenni).

E ancora, su 430 casi trattati dal 1 gennaio 2020 al 30 settembre 2022, che hanno portato ad indagare 40 persone di cui 3 tratte in arresto, il 66% delle vittime sono state donne (259 adulte e 25 minorenni).

Il revenge porn lo scorso anno ha fatto registrare 265 casi contro i 126 de11'ano 2020, con un incremento pari al 110%. Su 265 casi trattati nel 2021, che hanno portato ad indagare 120 persone di cui 4 tratte in arresto, il 79% delle vittime sono state donne (185 adulte e 25 minorenni). “Si tratta di un fenomeno che colpisce soprattutto giovani ragazze – evidenzia la polizia postale - a volte, a loro insaputa, vengono fotografate o riprese in atteggiamenti sessualmente espliciti dai partner; altre volte, cedono alle richieste dei partner e acconsentono a farsi ritrarre o a condividere immagini intime. Spesso sono gli ex che, finita la relazione, diffondono le immagini per vendicarsi”.

Nei primi nove mesi di quest'anno i casi trattati sono già 137 che hanno portato ad indagare 52 persone. Il 77% delle vittime sono state donne (125 adulte e 12 minorenni).

La sextortion, pur essendo un fenomeno che vede come vittime prevalentemente gli uomini, dall'analisi dei dati dello scorso anno si è riscontrato un trend in aumento per quanto concerne le donne che sono passate da 151 casi del 2020 a 194 del 2021 con un incremento pari al 28%.Nei primi nove mesi del 2022 le vittime sono 1128 di cui 194 sono state donne.

Sulla rete internet la violenza sulle donne non ferisce il fisico ma lede la sfera più intima della persona, offendendo e umiliando la vittima a tal punto che la vergogna può condurla al suicidio. Sono molte le dorme che denunciano la diffusione non autorizzata di video e foto che le ritraggono in momenti intimi su chat, siti online, social network.

“Iniziative come la giornata contro la violenza sulle donne -  dichiara la dottoressa Narciso, dirigente del Centro operativo sicurezza cibernetica della polizia postale Abruzzo -  dedicata a studenti e insegnanti, sono di grande importanza perché hanno lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani: la violenza di genere in tutte le sue forme, partendo da quella fisica che lascia segni tangibili sino ad arrivare a quella più subdola, la violenza psicologica”.
 
 

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