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Tamponi volontari agli operai e autocertificazione: così riparte in sicurezza il sistema produttivo

È il protocollo stabilito dall'accordo tra Regione, Asl e mondo produttivo, dopo l'episodio dell'operaio arrivato al lavoro con 38 di febbre. L'azienda sanitaria farà i test con postazioni mobili

L'autocertificazione, i tamponi e la presa in carico dall'azienda sanitaria competente sono gli strumenti con cui affrontare in sicurezza la ripresa delle attività produttive. È il protocollo stabilito dall'accordo tra Regione, Asl e mondo produttivo, dopo l'episodio dell'operaio arrivato al lavoro con 38 di febbre e poi risultato negativo al tampone per il Coronavirus

"Ai lavoratori che viaggiano con mezzi pubblici - spiega l'assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo - viene chiesta l'autocertificazione di non avere febbre superiore a 37,5° prima di salire sul mezzo. Misura peraltro già prevista nell'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri ma ribadita, oggi, da apposito atto pubblicato dalla direzione Trasporti della Regione".

D'intesa con la Asl Chieti Lanciano Vasto verranno istituti, ai fini della sorveglianza epidemiologica, su 6 punti nevralgici nel territorio del tessuto produttivo della provincia di Chieti, postazioni mobili per effettuare tamponi volontari con risposta entro 48 ore per garantire più sicurezza ai lavoratori delle principali aziende.

I controlli sono previsti nelle aree produttive più importanti della provincia: Sevel in Val di Sangro; Pilkington a San Salvo; Chicco  a Caldari di Ortona; Walter Tosto di Chieti Scalo, Punta Penna di Vasto e Guardiagrele e Fara Filiorum Petri.

Attraverso il dipartimento Prevenzione dela Asl, diretto da Giuseppe Torzi, l'assessore Febbo ha sollecitato alle aziende del territorio una stretta collaborazione per la gestione dei casi sospetti, chiedendo l'immediata presa in carico da parte della Asl prima dell'ingresso in fabbrica del lavoratore che presenta una temperatura corporea superiore ai 37,5°, rilevata dal termoscanner.

In caso di qualsiasi caso sospetto, comunque è possibile chiamare il numero verde 800.860146 e chiedere, anche nelle ore notturne,  il pronto intervento del dipartimento Prevenzione.

"La Regione - conclude Febbo - continua a lavorare sia per garantire le massime condizioni di sicurezza dei lavoratori sia per preservare il ciclo produttivo delle imprese già duramente provate dal periodo di fermo a causa della pandemia".

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